Sta per arrivare l’omicidio stradale, carcere e revoca della patente


Dopo anni di richieste di giustizia, di urla strozzate dal dolore da parte di mamme e familiari che hanno perso un proprio caro in seguito ad un incidente stradale, in Italia la politica sembra aver intrapreso una nuova strada invocata da più parti nel corso degli anni ma da sempre poco percorsa. Questa volta la storia sembra essere cambiata, perché la Commissione Giustizia del Senato ha approvato il disegno di legge che introduce un nuovo reato, quello di “omicidio stradale“.

Prima che il disegno possa diventare legge dello Stato ne passerà certamente del tempo, ma siamo di fronte ad una novità assoluta per il sistema giuridico italiano, il quale ha da sempre separato la tipologia del reato in “colposo” o “doloso“. Se le cose dovessero procedere come da copione, solo in autunno il reato di omicidio stradale sarà introdotto ufficialmente all’interno del nostro ordinamento giuridico.

LE PENE Il testo partorito dalla Commissione Giustizia prevede delle pene che vanno dagli 8 ai 12 anni di reclusione, fino ai 18 nel caso di omicidio plurimo. Queste le pene (massime) nel caso in cui, chi ha provocato l’incidente mortale sarà sotto l’effetto di alcool o stupefacenti. Minore è la punizione per chi, seppur non in stato di ebrezza, si macchierà la fedina penale con questo reato se avrà commesso delle gravi infrazioni stradali. La pena sarà compresa da un minimo di 7 anni fino ai 10. Il testo prevede anche la revoca della patente fino ai 30 mentre è stato escluso il cosiddetto “ergastolo” che prevedeva la revoca a vita del documento.


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