De Magistris: “Cancellare il debito di Napoli o faremo azioni senza precedenti”


“Da poco abbiamo un Governo, ma assistiamo ancora solo ad una misera campagna elettorale che sembra non finire mai”. Così esordisce Luigi de Magistris in un post su Facebook, nel quale ha esternato tutta la sua rabbia e la sua controversia contro un Governo appena nato ma ancora immobile e dall’azione politica impacciata.

Forse non vi rendete conto, governanti di stanza a Roma, che sofferenze, problemi, fragilità, assenza di risorse, normative inadeguate, hanno creato una situazione non più sostenibile. Non si può resistere all’infinito senza soldi, con norme che incatenano, senza possibilità di dare risposte concrete ai bisogni e ai diritti dei cittadini”.

Un immobilismo di risorse che sta mettendo e ha messo da sempre a dura prova la nostra città: “ In questa situazione gravissima si resiste, a Napoli, in condizioni proibitive, tra gli ostacoli e i silenzi dei poteri centrali e i tentativi di farci fuori anche con le tecniche dei cavilli formali utilizzati nelle stanze dei bottoni dell’ordine costituito. Ormai il tempo della sola resistenza sta per scadere ed anche la nostra pazienza si sta esaurendo. Siamo pronti ad una nuova fase. Siamo anche pronti a cancellare, in attesa che Governo e Parlamento battano un colpo, il debito non contratto dal nostro popolo. I debiti nostri li paghiamo, quelli dello Stato li paga lo Stato”.

Per questo motivo De Magistris è pronto a fare da garante ad una soluzione che non ha mai avuto precedenti: Saremo la prima città europea, se non ci lasciate alternative, a cancellare, con una delibera, il debito di cui siamo vittime e non colpevoli. Il diritto serve non per uccidere, ma anche per liberare risorse per l’attuazione dei diritti costituzionali: acqua, territorio, cibo, casa, lotta alla povertà, solidarietà, scuola, sicurezza, servizi di pubblico interesse. Non ci costringerete a cedere, non ci avrete mai perché non siamo in vendita e perché dobbiamo attuare la Costituzione rimuovendo gli ostacoli. Il debito storico, ingiusto ed illegittimo, è uno dei principali ostacoli da rimuovere per attuare l’articolo 3 della Costituzione, per lo sviluppo della persona umana, l’uguaglianza e la giustizia sociale”.


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