De Magistris: “Destra e sinistra hanno privatizzato e svenduto. Salvini era d’accordo”


Il crollo di Genova ha lasciato ferite profonde anche nella politica italiana, che sembra improvvisamente essersi risvegliata da un sonno durato per decenni. Un “sonno” che entra nel mirino del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che con un lungo post su Facebook dice la sua sulla “privatizzazione“. Il primo cittadino, infatti, parte proprio dall’improvvisa voglia del neo Governo giallo-verde di voler revocare la concessione ad Autostrade, dopo la tragedia ligure.

In Italia – ha scritto il sindaco – negli ultimi decenni governi di centro-sinistra e di centro-destra hanno privatizzato quasi tutto fino ad arrivare a privatizzare e svendere le stesse coscienze di milioni di italiani. Eppure, dopo l’immane tragedia di Genova, scopriamo, per mero sciacallaggio politico, che sono diventati tutti contro le privatizzazioni, le concessioni, le dismissioni dei beni pubblici. Viva l’ipocrisia, la menzogna e la coerenza!“.

Sotto tiro finisce soprattutto la Lega, e in particolare Matteo Salvini, rea di aver “governato all’insegna di privatizzazioni e svendite del patrimonio pubblico. Oggi, grazie al “volto nuovo” offertogli, a caro prezzo, dalla lavatrice politica dei 5 Stelle, urla contro le concessioni – da loro sostenute, compreso Benetton – e le privatizzazioni fortemente volute dallo stesso leader Salvini (l’uomo dalla spada di ferro contro i deboli e dalla spada di latta contro i potenti)“.

L’alternativa esiste“, spiega de Magistris che pone Napoli come modello da seguire, soprattutto sull’acqua pubblica (unica città a non averla privatizzata) e sul trasporto pubblico. Ma anche la gestione del patrimonio immobiliare, “tolto all’imprenditore Romeo prima che venisse arrestato per le note vicende giudiziarie del caso Consip“, e la gestione dell’emergenza rifiuti trovano spazio nel lungo post del sindaco arancione.

Un modello virtuoso, quello napoletano, che per de Magistris, nonostante le tante difficoltà economiche, crea posti di lavoro e mira a rilanciare su questioni spinose, evitando disagi per i cittadini, ma che – sempre a suo dire – viene costantemente ostacolato dalle politiche nazionali e regionali: dal cosiddetto debito ingiusto alla questione di Bagnoli, passando per la Tangenziale, unica a pagamento in tutto lo Stivale.

Un Governo, una politica, che dice e non fa, al quale il sindaco così si rivolge: “La questione morale non è un esercizio vocale retorico per ingannare la gente, la questione morale è la scelta di una vita che comporta prezzi altissimi. Ora tutti sono per i beni comuni, per i beni pubblici….sempre e solo a parole. Dacci oggi il nostro like quotidiano. Noi la Costituzione abbiamo provato, nel nostro piccolo, ad applicarla sempre“.

Poi, quasi in chiusura di post, riferendosi ai cittadini napoletani ha scritto: “Pensate un po’, care concittadine e cari concittadini, dove saremmo arrivati con la qualità dei nostri servizi se solo avessimo avuto politiche non ostili dai governi centrali e regionali; dove saremmo potuti arrivare se avessimo avuto la possibilità di investire, se non avessimo avuto divieti normativi e gabbie finanziarie che hanno volutamente creato per distruggere le politiche realizzate in attuazione della Costituzione“.

Questo il post completo di de Magistris:


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