Tifosi, adesso tocca a voi! Acquistare il marchio della Turris si può


 

Turris

Nella prima conferenza stampa di presentazione della nuova Turris, tra i tanti temi trattati, Giugliano si è soffermato anche su un problema molto spinoso: l’uso del marchio e del logo della Turris. Attualmente l’ex presidente, Rosario Gaglione, ne detiene l’utilizzo. Ma, come ha ben spiegato Giugliano in conferenza, tale problema è facilmente risolvibile: “Con i soldi degli abbonamenti, vorremmo poter realizzare un’associazione gestita interamente dai tifosi – spiega il neo presidente – cosicché quest’ultimi possano comprare il marchio ed il logo della Turris, affinché tutto sia nelle mani della città“. Una soluzione che ha un precedente di buon auspicio per i tifosi corallini.
Lo scorso anno infatti i tifosi della Triestina sono riusciti a diventare proprietari del marchio dell’Unione. Attraverso il sistema delle elargizioni, più di mille persone avevano aderito all’iniziativa, sia tifosi che semplici simpatizzanti, riuscendo ad acquistare il marchio per 30 mila euro circa. Un risultato incredibile, che non ha precedenti nella storia del nostro calcio, che vede un risultato simile solo a Piacenza, dove i tifosi hanno acquistato all’asta il marchio della società.
Anche all’estero non mancano poi esempi di questo tipo, con società gestite dai tifosi. In Spagna, i culé sono sia investitori che dirigenti, attraverso la pratica dell’azionariato popolare: si ottiene cioè una diffusione capillare delle quote della società, che vanno nelle mani di più soggetti e non più di pochi soci. Ed oltre al Barcellona, anche Real Madrid, Osasuna e Athletic Bilbao applicano tale modello. Stessa storia anche in Inghilterra: Lo Swansea nel 2001 fu salvato dal fallimento grazie ad un consorzio creato dai tifosi, che non solo ha salvato la società, ma ha dato il via alla ricostruzione del club inglese.
L’acquisizione del marchio è una soluzione che permette quindi ai tifosi di essere gli unici proprietari della storia della propria squadra e che auspichiamo possa essere presa in considerazione anche dal tifo organizzato di Torre del Greco. Il nostro calcio è ancora troppo indietro rispetto a quello estero, e difficilmente vedremo modelli societari simili a quello del Barcellona. Ma considerando gli ultimi, tribolati anni che ha vissuto il tifo corallino, l’acquisizione del marchio e del logo da parte dei tifosi potrebbe rappresentare un ottimo punto di partenza per riportare la Turris in una categoria diversa dall’Eccellenza.


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