Invasione di Roccaraso, una bufala creata ad arte: traffico paralizzato anche a inizio gennaio (senza napoletani)

Traffico a Roccaraso


Roccaraso presa d’assalto e vittima di code e traffico ben prima della presunta “invasione” di napoletani. Lo testimoniano le notizie riportate dalla stampa locale all’inizio del mese di gennaio 2025, quando è stato raccontato di ben 25mila persone giunte a Roccaraso e Rivisondoli, più del doppio rispetto ai 10mila visitatori giornalieri provenienti dalla Campania nell’ultimo fine settimana di gennaio.

Roccaraso, traffico in tilt ben prima dell’arrivo dei “napoletani”

Un articolo apparso il 6 gennaio sul quotidiano ilpescara.it reca infatti come titolo “Roccaraso e Rivisondoli prese d’assalto dagli sciatori: 25mila presenze al giorno e auto in coda”. Una notizia confermata dall’Ansa, che nella sua velina ha precisato “Sono state raggiunte le 25.000 presenze giornaliere negli impianti sciistici del comprensorio dell’Alto Sangro nel corso delle festività natalizie. Lunghe code di auto, in queste ore, sulla statale 17 in Abruzzo per raggiungere gli impianti dell’Aremogna a Roccaraso e di Monte Pratello a Rivisondoli (L’Aquila)”.

Un flusso che era stato salutato con favore dai gestori degli impianti e da Federturismo Abruzzo, il cui presidente Dario Colecchi aveva affermato: “Un afflusso turistico come non si vedeva da anni in questo periodo della stagione. Abbiamo investito molto anche sulla sicurezza. Dopo un’annata nera, la speranza è di ripartire alla grande.

Articolo sull'invasione di Roccaraso
Articolo de ilpescara.it sull’invasione di Roccaraso

Con l’arrivo dei napoletani (a proposito: hanno controllato la carta d’identità a tutti?) e soprattutto le sponsorizzazioni dei tiktoker lo scenario è totalmente cambiato, guarda caso. Merito certamente di chi ha parlato di invasione, facendo diventare la notizia di rilievo nazionale facendo leva su un diffuso sentimento anti partenopeo che notoriamente circola tra la popolazione italiana, sapientemente veicolato dai media stessi.

Lungi da noi voler minimizzare i problemi che ci sono stati, che accompagnano ad ogni modo i flussi di visitatori (lo sa bene la stessa città di Napoli, alle prese con turisti che lasciano cartacce sporche per terra quando i cestini sono pieni, ad esempio) e che bisogna mettere in preventivo per escogitare le dovute soluzioni. Queste ultime non possono essere chiudere le porte della città, evidentemente.

Lungi da noi anche schierarci a fianco dei tiktoker del trash, dai cui messaggi spesso e volentieri prendiamo le distanze. Tuttavia pare un’esagerazione attribuire al loro operato i disagi alla viabilità a cui si è assistito, specialmente se tali disagi si erano già verificati precedentemente. Chi avrebbe dovuto trovare una soluzione non l’ha trovata, salvo poi additare gli altri per nascondere le proprie inefficienze.


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