Allarme mandragora, l’ASL: “Eliminare gli spinaci dalle mense scolastiche”


Continua lo stato di allerta alimentare in Campania per intossicazione da mandragora. Nella nostra regione si sono infatti verificati diversi casi, anche gravi, di intossicazione dopo avere ingerito la pianta che per la conformazione delle sue foglie può essere facilmente scambiata per spinaci o biete. L’Asl di Caserta, vista la situazione, consiglia ai cittadini non solo di non mangiare quelle verdure acquistate nelle ultime 48 ore, ma impone altresì alle mense scolastiche di eliminare temporaneamente gli spinaci dalle tabelle alimentari proprio a causa dell’allarme mandragora.

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Intossicazione da mandragora, l’Asl: “Eliminare gli spinaci dalle mense scolastiche”

“Sono in corso – comunica l’Asl di Caserta – accertamenti su cittadini che si sono recati al Pronto Soccorso degli Ospedali della Provincia di Caserta, mentre proseguono gli accertamenti del personale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL e di quello del NAS al fine di risalire alla filiera di distribuzione dei lotti già commercializzati. Si invita, pertanto, le SS.LL ad allertare tutta la popolazione al fine di evitare prudenzialmente il consumo di ortaggi a foglia larga freschi, compresi gli spinaci acquistati nelle ultime 48 ore, sostituendoli eventualmente con spinaci congelati, e si dispone che i citati ortaggi freschi non siano inseriti nelle tabelle dietetiche per il consumo alimentare nelle mense scolastiche”.

Nella giornata di ieri dieci persone sono state ricoverate soltanto all’ospedale di Pozzuoli, con malori intensi, problemi intestinali ed addirittura allucinazioni. Un paziente sarebbe in condizioni gravi.

I sintomi derivanti dall’assunzione di mandragora

I sintomi dell’assunzione di mandragora cominciano a essere manifesti a circa quattro ore dall’assunzione. I segnali dell’intossicazione sono visione offuscata, secchezza della bocca, arrossamento della cute midriasi e tachicardia. In circa due casi su tre si verificano anche vomito, stanchezza e difficoltà di minzione. I casi più gravi manifestano delirio, tachicadia e allucinazioni, poiché la mandragorina, la sostanza alcaloide tipica di questa pianta, è in grado di agire sul sistema nervoso.

Le sue caratteristiche e l’uso che ne è stato fatto specialmente in passato (la mandragora ha anche proprietà analgesiche e – pare – afrodisiache) hanno fatto sì che potesse essere ritenuta la “pianta delle streghe”. Nell’opera di Machiavelli, Mandragola, ad una donna viene fatta bere una pozione preparata con la pianta in modo che resti incinta. Altro riferimento “magico”, ai giorni nostri, è possibile riscontrarlo nel primo episodio di Harry Potter: la radice di mandragora emetteva un urlo capace di rendere pazzo chi lo ascoltasse.


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