Ercolano. Sequestrata azienda che sversava scarichi industriali nel mare: arrestato titolare


Nell’ambito di una mirata e complessa operazione finalizzata al contrasto dell’eco-criminalità ed a tutela e recupero dell’equilibrio ambientale del litorale del “Miglio d’Oro” vesuviano condotta in stretto coordinamento investigativo con la competente Procura delle Repubblica di Napoli, gli uomini della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, del Comando di Polizia Locale di Ercolano e della locale Tenenza Carabinieri in collaborazione di un team specializzato dell’ARPA Campania, nonché di tecnici della GORI Campania, hanno proceduto al sequestro di un insediamento produttivo industriale destinato ad autolavaggio sito in via Nuova Bellavista del Comune di Ercolano ai confini con Portici, di centinaia di metri quadrati di estensione, risultante recapitare in assenza di ogni autorizzazione ambientale scarichi di natura industriali (solventi chimici, tensioattivi e residui di lavorazione) provenienti dalla suddetta attività nella prospiciente fognatura pubblica con conseguente sversamento nelle acque di mare del litorale cittadino.

Sottoposta altresì a sequestro un’area pertinenziale all’insediamento stesso nella quale erano state realizzate abusivamente fabbricati ed opere in assenza di permesso a costruire e titolo autorizzativo di carattere paesaggistico/ambientale.

Nel corso dell’operazione è stato altresì appurato che il titolare dell’azienda era illecitamente allacciato sia alla linea elettrica ed idrica, con conseguente accertato furto di energia ed acqua.

Per tali condotte commesse in flagranza di reato il titolare dell’azienda stessa è stato immediatamente arrestato da parte degli organi di polizia intervenuti e tradotto da parte dei carabinieri stessi presso la Tenenza di Ercolano per gli adempimenti di rito in vista dell’udienza per direttissima innanzi all’Autorità Giudiziaria competente.

Complessa ed articolata l’attività investigativa, la quale muovendo da specifiche segnalazioni e sulla scorta di coordinate collaborazioni con le locali associazioni ambientaliste dalle quali sono state assunte informazioni di dettaglio circa la frequenza degli sversamenti lungo la fascia costiera, ha visto gli uomini della Capitaneria impegnati giornalmente lungo la fascia costiera al fine di assicurare alla giustizia i responsabili di tale atto criminoso in spregio a qualsivoglia principio di difesa ambientale ed incolumità della salute pubblica.

Le attività di indagine, per la sua complessità, in quanto trattasi di scarichi recapitanti nel tratto tombato della pubblica fognatura, ha necessitato di un continuo monitoraggio terra mare prevedendo nei mesi scorsi anche un sorvolo aereo ad opera del Reparto Volo del Corpo delle Capitanerie di Porto che ha portato, attraverso la individuazione di anomalie termiche, alla localizzazione e circoscrizione del tratto di costa in questione.

Accertato lo scarico di reflui industriali attraverso un sistema occultato di pompe sommerse e collettamento recapitante direttamente nel corpo idrico ricettore, il team ispettivo ha provveduto a campionare sia le sostanze recapitanti direttamente a mare che i reflui posti a valle del sistema di raccolta dell’opificio ispezionato.

L’odierna operazione si inserisce in una più ampia attività di monitoraggio del territorio già da tempo avviata dalla Guardia Costiera Corallina con proficua collaborazione di Polizia Locale, Carabinieri ed ARPAC e l’ausilio della componente specialistica operativa aerea di telerilevamento ambientale lungo i maggiori alvei cittadini e l’intera rete infrastrutturale depurativa comunale, che  ha consentito di accertare diversi situazioni di criticità legate alla rilevata, illecita immissione negli alvei di reflui di varia natura.

La recente analisi statistica edita dall’ARPA Campania circa il positivo trend afferente il miglioramento delle acque ricadenti nel tratto di mare adiacente i territori vesuviani, suffraga la diuturna azione di controllo posta in essere nell’ambito dell’Operazione Miglio D’oro, consacrando difatti l’efficienza e la validità di un’azione incessante e costante di monitoraggio dell’intera fascia litoraneo/costiera del “Miglio d’Oro” ai fini del ripristino dell’equilibrio ambientale dei territori ed a tutela della salute pubblica.

Nel complesso, le attività investigative sinora  poste in essere lungo l’intera fascia costiera ricompresa tra i comuni di Ercolano, Portici e Torre del Greco, alla rilevazione di oltre 210 scarichi illeciti di natura civile ed industriale ed al sequestro di nove insediamenti industriali e di vasta area stoccaggio e deposito di rifiuti industriali occupante complessivamente oltre 14.650 metri quadrati di suolo.

L’azione accertativa  posta in essere dalla Task Force ambientale, proseguirà con analoga incessante intensità, sia nei confronti di attività produttive che civiche abitazioni, al fine di garantire il ripristino del delicato equilibrio ecosistemico/ambientale.


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