Derby della vergogna tra Sant’Antonio Abate e Ercolanese: mazzate tra tifosi, partita sospesa

Rissa tra i tifosi di Sant'Antonio Abate ed Ercolanese. A sinistra le botte in campo, a destra il bus della squadra ospite danneggiato


Rissa violentissima ieri tra i tifosi dell’A.C. Sant’Antonio Abate 1971 e della Sporting Club Ercolanese 1924. Lanci di pietre e colpi di mazza durante la partita, che si stava giocando allo stadio Varone di Sant’Antonio Abate, quando gli ospiti stavano vincendo con il risultato di 1 a 3. All’esterno dell’impianto ha avuto anche luogo una sassaiola nei confronti del bus dell’Ercolanese, gravemente danneggiato e reso inutilizzabile. Ferito negli anche un carabiniere. Ma cerchiamo di ricostruire l’accaduto.

Rissa tra i tifosi di Sant’Antonio Abate ed Ercolanese: ferito un carabiniere

La versione dei fatti che è possibile desumere attraverso i comunicati stampa delle due società è piuttosto diversa, anche se entrambi i club concludono esprimendo solidarietà reciproca e con un appello ai valori dello sport sano. Gli abatesi sostengono che i tifosi di Ercolano avrebbero avuto l’intenzione, sin dall’inizio, di scontrarsi; gli ercolanesi, al contrario, affermano che la causa scatenante della rissa sarebbe stato un lancio di pietre verso il settore ospiti.

Il sindaco di Ercolano carica il video della rissa tra i tifosi di Sant’Antonio Abate ed Ercolanese

Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha caricato su Facebook il video degli scontri accompagnandolo con le parole: “È vergognoso quanto accaduto questo pomeriggio sul campo del Sant’Antonio Abate, dove a causa di tafferugli tra pseudo-tifosi è stata sospesa la gara di calcio tra i padroni di casa e lo sporting ercolanese Gli episodi di oggi rappresentano quanto di più lontano ci possa essere dai valori sani dello sport e del tifo. Chi si è reso protagonista di un atto così ignobile non merita nessuna scusante”.

La versione del Sant’Antonio Abate

Nel proprio comunicato stampa la A.C. Sant’Antonio Abate 1971 scrive:

“L’A.S.D. AC Sant’Antonio Abate 1971 inizialmente comunica di prendere le distanze da qualsiasi forma di violenza che si è verificata quest’oggi. Successivamente esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà al giovane tifoso abatese aggredito all’esterno dell’impianto sportivo dai “tifosi” ospiti che gli hanno sottratto con forza la maglia, gli stessi che hanno aggredito gli stewards presenti all’esterno del settore ospiti entrando senza acquistare il biglietto. In quel momento la società ha avvisato prontamente i Carabinieri”.

“Una volta entrati i “tifosi” ospiti hanno cercato di accedere all’interno del terreno di gioco per provare a raggiungere la tifoseria locale, senza riuscirci. Lo stesso gesto è stato ripetuto alla fine della prima frazione di gioco, questa volta riuscendo ad accedere al rettangolo di gioco forzando le barriere ed a raggiungere la tribuna dei tifosi del Sant’Antonio. Nonostante l’SC Ercolanese stesse vincendo, ciò ha confermato che l’intenzione dei “tifosi” ospiti fosse premeditata”.

“A quel punto la situazione è degenerata con scontri tra le due tifoserie. Terminati i tafferugli grazie all’intervento delle Forze Dell’Ordine e degli stewards presenti, il Direttore Di Gara, d’accordo con i Carabinieri, ha deciso di sospendere il match. All’uscita dal proprio settore, ancora una volta i “tifosi” ospiti con diversi lanci di pietre hanno colpito un Carabiniere”.

“Il Sant’Antonio Abate ribadisce di prendere le distanze da questi tipi di violenze, che non rappresentano i veri valori di questo sport. Siamo consapevoli che noi A.S.D. AC Sant’Antonio Abate 1971, Sporting Club Ercolanese ed il Comune di Sant’Antonio Abate siamo parte lesa di quanto accaduto. Infine la società sta valutando l’ipotesi di ritirare la squadra dal Campionato se questi sono i valori che rappresentano questa categoria”.

La versione dell’Ercolanese 1924

L’Ercolanese ha invece comunicato:

“La S.C. Ercolanese prende le distanze dalle orrende scene di violenza viste oggi allo stadio Varone di Sant’Antonio Abate. Tutte le azioni o le parole violente che ledono la libertà e la sicurezza di qualsiasi individuo, sono respinte nella maniera più assoluta dalla scrivente società. Come le foto allegate dimostrano, il pullman di proprietà della società sul quale hanno viaggiato i nostri calciatori, parcheggiato all’esterno dello stadio, è stato distrutto, impedendone l’uso”.

“I calciatori e lo staff sono stati costretti a tornare a casa con altri mezzi. Oggi ci sono stati danni morali ed economici che non fanno bene al calcio. La gestione della sicurezza non è stata per nulla adeguata: pochi gli agenti delle forze dell’ordine presenti (nella fattispecie i carabinieri) e diverse le falle che sono state evidenti come cancelli lasciati aperti che hanno consentito l’ingresso in campo. I tifosi in casa, oltre alla distruzione del pullman, hanno lanciato diversi oggetti verso il settore dei tifosi ospiti. Infine la società esprimere solidarietà nei confronti del Sant’Antonio Abate 1971, anch’essa parte lesa”.


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