Ercolano, strappo politico sull’approvazione del bilancio: il sindaco Buonajuto azzera la giunta
Feb 07, 2025 - Giuseppe Mennella
Il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto
Il sindaco azzera la giunta comunale di Ercolano: la decisione di Ciro Buonajuto in seguito al rinvio dell’approvazione del bilancio comunale.
Buonajuto azzera la giunta comunale di Ercolano
Una decisione presa in seguito allo strappo politico consumatosi durante il consiglio comunale che doveva portare all’approvazione del bilancio e che invece è stato rinviato.
La richiesta sarebbe giunta proprio da una parte della maggioranza che sostiene Ciro Buonajuto: più tempo per ulteriori approfondimenti. Così, l’ok al documento essenziale alla programmazione delle attività economiche del comune è slittato ad un successivo consiglio con il voto favorevole di 13 consiglieri mentre 11 hanno votato contro.
Buonajuto: “Mediazione si, tatticismi no: l’approvazione del bilancio è tema troppo delicato”
“Sono una persona libera, ho sempre lavorato per il bene della mia città e per me la dignità ha ancora un valore.” Queste le parole del primo cittadino di Ercolano, Ciro Buonajuto, subito dopo la decisione di azzerare la giunta comunale.
“Sono fermamente convinto che la mediazione sia un elemento indispensabile della politica – prosegue Buonajuto – ma deve essere sempre finalizzata ad assumere scelte corrette per il bene della città, mai strumentali o legate a tatticismi. Ritengo che l’approvazione del bilancio nei tempi sia un tema troppo delicato per essere condizionato da dinamiche che, seppur legittime, interessano poco ai cittadini”.
“Adesso è il momento di fermarsi a riflettere per trovare un nuovo e ormai necessario equilibrio, prima di poter proseguire nel solco del buon lavoro svolto in questi anni. Un equilibrio che tuteli appieno i bisogni e gli interessi degli ercolanesi.”
Cosa succede quando si azzera la giunta
L’atto di Buonajuto di fatto scioglie l’organo esecutivo del comune: tutte le deleghe agli assessori sono ritirate. Ora tocca al sindaco, che resta in carica insieme al consiglio comunale, redistribuire le deleghe in un tempo ragionevole per evitare una crisi politica o – in extremis – un commissariamento del comune.