Napoli, 30 milioni per rifare il centro storico: ecco le strade che cambieranno volto


Pioggia di milioni su Napoli ed il suo centro storico, 30 quelli derivanti dal Progetto Unesco, teso a riqualificare i numerosissimi siti archeologici di patrimonio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Ben trentacinque le strade che saranno interessate dai lavori, il cui inizio è annunciato a stretto giro di tempo, entro un mese, stando alle ultime novità emerse dal Comune.

Le tre imprese aggiudicatesi gli appalti, rispettivamente 10,7, 10 e 9 ,2 milioni di euro saranno chiamate a rifare totalmente gli impianti di illuminazione, la pavimentazione – per la quale saranno riutilizzati i 25mila basoli recuperati dai lavori svolti a via Marina, le condotte per l’energia elettrica, il gas e l’acqua. Cambieranno anche segnaletiche e percorsi stradali e pedonali.

Le strade – come riportato dall’edizione odierna del quotidiano online LaRepubblica.it – che saranno interessate da questi lavori, che cambieranno notevolmente il look del cuore della città di Napoli saranno, invece, San Biagio dei Librai, San Gregorio Armeno, via dei Tribunali, Santa Chiara, Porta Capuana, piazza Miraglia, piazza San Gaetano, largo Donnaregina, via Carbonara, Forcella, via San Sebastiano, Port’Alba e zone limitrofe.

Lavori imponenti ed esosi, dunque, che riguardano una delle aree di Napoli più frequentate da cittadini e turisti e che rientrano nell’ambito del progetto da 100 milioni di euro finanziato dall’Unione Europea nel 2013, ora accodatosi al summenzionato Progetto Unesco, per il quale la Soprintendenza del Ministero dei Beni Culturali è responsabile della progettazione di gran parte delle opere da realizzare. Gran protagonista della riqualificazione urbanistica del centro storico di Napoli, tuttavia, sarà anche la Regione Campania, da cui deriva il 25% dei fondi messi a disposizione per i lavori.

Tutto pronto, insomma, per dare il via al rifacimento del look cittadino, l’unico problema sembra essere solo quello di riuscire a non creare troppi disagi alla circolazione di pedoni e soprattutto mezzi di trasporto, considerando anche al vicinanza tra le strade interessate dai lavori. Per aggirare questo possibile ostacolo, infatti, si sta pensando di mettere in piedi un vero e proprio centro che possa dirigere il programma dei lavori.


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