Di Maio nel suo Liceo, la denuncia di una studentessa: “Ci hanno vietato di parlare”


Questa mattina il vicepremier Luigi Di Maio è tornato nel liceo di Pomigliano d’Arco in cui, tredici anni fa, conseguì la maturità.

È proprio nel liceo classico-scientifico Imbriani di Pomigliano d’Arco che Di Maio premierà gli studenti più meritevoli.

Sui social, però, non è mancata la polemica attorno a tale visita: Maurizia Di Buono, la diciottenne rappresentante d’istituto del liceo per l’Uds (Unione degli studenti), scrive su Facebook una lettera idealmente indirizzata al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico.

La ragazza non vuole attaccare in alcun modo il Ministro, anzi, vorrebbe con lui confrontarsi da vicino tra le aule e i corridoi del liceo.

A quanto pare, però, ai ragazzi è stato vietato di esprimersi, confrontarsi o, nel peggiore dei casi, contestare il vicepremier durante il suo intervento a scuola.

La minaccia sembrerebbe essere una sorta di “se contesti, avrai ritorsioni in pagella”. 

La ragazza chiede, giustamente, dove sia finita la libertà di opinione degli studenti in una scuola pubblica, parla dei problemi della sua scuola e della maggior parte delle scuole d’Italia e, alla fine, chiede scusa al vicepremier perché non potrà di persona parlargli dato l’impedimento “dall’alto”.

La velata accusa di repressione sembra colpire dritto il preside del liceo, D. T.


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