“Un contributo per il centro storico”: così la camorra bussa agli imprenditori


La camorra, adesso, bussa alle porte dei Bed&Breakfast. Il cancro che affligge la nostra città non poteva non notarne la ripresa turistica, non poteva non tentare di succhiare il sangue di chi si impegna per restituire a Napoli un ruolo più adatto alla sua storia millenaria.

Un rilancio partito prima di tutto grazie a un generale moto d’orgoglio da parte dei napoletani, e poi per merito di iniziative sia di imprenditori che di associazioni che in assenza delle istituzioni hanno avuto un ruolo fondamentale, e continuano ad averlo. Proprio l’assenza dello Stato, però, sta permettendo ciò che tutti temevano si potesse verificare: il forte ritorno della camorra. La camorra, ben inteso, non è mai sparita da Napoli, neppure dal centro storico, eppure sembrava una minaccia quasi sotto controllo, che si limitava ad attività legate per lo più allo spaccio di droga e alle bancarelle. Ora, invece, sta segnalando la sua presenza colpendo i luoghi simbolo.

L’Abbac, l’associazione dei B&B e degli affittacamere, parla di questa nuova situazione attraverso il Corriere del Mezzogiorno, raccontando come diverse segnalazioni le siano arrivate dai gestori. Gestori che, impauriti, non sono andati dalle forze dell’ordine ma si sono rivolte all’indirizzo email di Abbac, che in verità è stato creato per segnalare attività abusive.

I camorristi bussano al citofono chiedendo “un contributo per lo sviluppo del centro storico”. Una tangente mensile che va dai 100 ai 200 euro. Dapprima le segnalazioni erano poche, poi sono diventate sempre più numerose, anche da chi non conosceva o non faceva parte dell’Abbac. Oltre alle richieste estorsive, la camorra “consiglia” anche attività quali lavanderie, depositi e così via, sopprimendo quindi l’economia di tutte quegli esercizi che con la criminalità non hanno nulla da spartire.

Napoli paga anche un’inaspettata “botta di fortuna”. Oltre ai meriti dei napoletani, infatti, non si può non tenere conto della situazione politica negli altri paesi del Mediterraneo, dove colpi di Stato e attentati terroristici hanno fatto scappare i turisti. In questi anni Napoli non è riuscita a disciplinarsi, a strutturarsi, a creare un corpo unico per affrontare sfide e difficoltà, compresa quella – prevedibile – legata alla camorra.


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