Campus della Federico II: premiato come eccellenza europea, si prepara ad ampliarsi


Il Campus dell’Università degli Studi di Napoli Federico II a San Giovanni a Teduccio, periferia di Napoli, è uno dei progetti migliori d’Europa realizzati con i fondi dell’Unione.

Il Campus è a ingresso libero e offre un parco verde attrezzato a studenti e cittadini: si stacca, infatti, da quella che è la realtà degradata della periferia orientale di Napoli e dà effetti positivi sul territorio stesso.

La direzione generale Politiche Regionali della Commissione ha addirittura incluso il progetto in una ristretta lista di interventi a cui dedica uno speciale programma di comunicazione denominato #EUinmyRegion, che durerà un mese.

Oltre al Campus dell’Università campana, tante altre le eccellenze italiane in Europa: la riqualificazione dei Navigli a Milano, il Centro Pecci a Prato, il Teatro Petruzzelli a Bari, la Circumetnea in Sicilia, l’area marina protetta di Torre del Cerrano in Abruzzo. Sono al ballottaggio, infine, la Reggia di Venaria e il Museo dell’Auto in Piemonte.

Matteo Salvai, responsabile della comunicazione della diregione generale Politiche regionali (Dg Regio) della Commissione Europea, dichiara: “Il nostro obiettivo è far conoscere quel che di buono e di importante viene realizzato con i fondi della programmazione comunitaria.

“Abbiamo selezionato i migliori interventi in 276 regioni europee e vogliamo portare l’esperienza di Napoli a Bruxelles per la sua capacità di produrre ricadute positive sul quartiere ma anche su scala globale.”

La dichiarazione del rettore della Federico II, Gaetano Manfredi: “Siamo orgogliosi, questo è il riconoscimento a un lavoro collettivo che ha potuto contare su un’intensa collaborazione tra istituzioni e tra singole persone. Ciò ci ha consentito di sperimentare una nuova didattica e di attrarre imprese.”

Le imprese di cui il rettore parla, sono le numerose aziende che si sono insediate all’interno del Campus in collaborazione con l’ateneo: ad oggi, infatti, il Campus è un’importante realtà che ospita circa mille allievi al giorno tra studenti di ingegneria della Federico II e allievi delle Academy.

La prima azienda ad insediarsi, infatti, è stata la Apple Academy sulla base di una collaborazione con l’ateneo che consente di diplomare ogni anno 400 giovani sviluppatori di App.

Successivamente si sono localizzate a San Giovanni a Teduccio anche le imprese Cisco, Tim, Intesa San Paolo, Deloitte, il centro di servizi metrologici Cesma e l’incubatore d’impresa Campania New Steel.

Quello che sembrerebbe, invece, essere il Campus della Federico II del domani, è in corso di realizzazione. Una seconda parte del progetto prevede, infatti, un ampliamento del nucleo originario, pari a più del doppio.

Nuove aule, laboratori e sedi del Cnr, parco verde e aree parcheggio. E, soprattutto, il Palazzo dell’Innovazione: il tutto sarà completato entro il 2024.

Edoardo Cosenza, delegato del rettore per il Polo Unina di San Giovanni a Teduccio, in proposito dice: “Se finora abbiamo attratto allievi con le nuove strutture e con il Palazzo dell’Innovazione vogliamo attrarre docenti, esperti, creativi. Faremo di tutto per rendere questo luogo il più affascinante possibile e più adatto a creare”.

Ma, quanto è stato speso per far sì che il Campus federiciano, ad oggi, sia un orgoglio universitario a livello europeo? Il Campus è frutto di tre programmazioni europee.

La prima, nel periodo 2000-2006 con una dote di 10 milioni. A questa si aggiunge, nel periodo 2007-2013, un budget di 20 milioni. Nella programmazione per il periodo 2014-2020 ci sono altri 40 milioni a cui si aggiungono 26 milioni circa del Poc (Piano operatico complementare).

Ma non è tutto: convergono risorse del Fse (Fondo sociale europeo) per circa 12 milioni utilizzate per le borse di studio agli studenti della Apple Academy e finanziamenti al settore dei trasporti, al fine di agevolare i collegamenti con altre aree della città di Napoli e con stazione ed aeroporto.

Sergio Negro, responsabile dell’Autorità di gestione per il Fesr, ipotizza una cifra totale per il progetto: Supera i cento milioni. E, poiché per i progetti che drenano bene risorse ci sono buone possibilità di ulteriori finanziamenti, è probabile che ve ne siano anche nella programmazione che partirà nel 2021″.

La nuova sfida proposta dal rettore dell’Università e non solo, però, è il voler attirare gli investimenti dei privati e delle aziende oltre agli investimenti pubblici dell’Unione.

L’Università Federico II e la Regione Campania, orgogliose del riconoscimento e del successo ottenuti in ambiente europeo, già predispongono il dossier per partecipare alla “Regio Stars”, altra e più impegnativa competizione tra i progetti di digital transformation. La premiazione si terrà a Bruxelles ad ottobre nell’ambito della “Settimana delle Regioni e delle Città”.

Gli obiettivi da riportare nel dossier per la partecipazione alla “Regio Stars” sono i principali obiettivi della programmazione europea: vero sviluppo economico, sociale e culturale.

Il pool di docenti che si occupa di monitorare e amplificare gli effetti positivi della presenza dell’Università sul quartiere di San Giovanni a Teduccio è formato da un urbanista, uno storico, economisti e sociologi.

A proposito di ciò, Mita Marra, docente del pool, dichiara: “Gli effetti sul territorio ci sono, l’ateneo è frequentato da mille giovani, un terzo dei quali stranieri.

“Qui è stato impostato un nuovo metodo di insegnamento e di apprendimento. Nascono piccole attività dei servizio a studenti come bar e trattorie”.


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