Napoli, rimossi i bidoni dell’umido dalle strade: ci gettavano pannolini e plastica
Set 13, 2019 - Martina Di Fraia
Gli episodi di inciviltà nel napoletano sembrano farsi sempre più frequenti, e in certi casi richiedono misure drastiche. Questo è quanto accaduto in alcune strade di Napoli, in cui un provvedimento dell’ASIA ha stabilito che venissero rimossi i cassonetti per la raccolta dell’umido. Stando a una comunicazione pubblicata sul sito ufficiale, il motivo è semplice: i bidoni venivano puntualmente riempiti di altri rifiuti.
“A causa dei comportamenti incivili di una parte dei cittadini di Napoli, alcuni contenitori stradali risultano essere continuamente inquinati da altre frazioni estranee come pannolini e stracci, oggetti di plastica e bottiglie di vetro.“. È indubbio che la presenza di materiali di questo genere renda praticamente impossibile la raccolta differenziata e metta a serio rischio l’ambiente.
Come sottolinea l’ASIA, ciò avviene regolarmente “nonostante le ripetute verifiche e i numerosi passaggi comunicativi effettuati presso le utenze e le centinaia di verbali elevati in questo periodo“. Non sappiamo quale possa essere la ragione di un comportamento così incivile, e per di più reiterato. Fatto sta che l’ASIA si è ritrovata costretta a prendere provvedimenti.
“Per evitare che tali contenitori inquinino in maniera irreversibile l’intero carico di rifiuto umido, perchè troppo contaminato, l’Azienda si vede costretta a ritirare in alcune strade di Napoli i cassonetti marroni stradali per la raccolta dell’Umido“. Sarà possibile però chiedere un contenitore condominiale per l’umido in tutti i condomini dotati di uno spazio interno.
La notizia del provvedimento dell’ASIA è avvilente, soprattutto perché rappresenta solo uno dei tanti episodi di inciviltà registrati nell’ultimo periodo. Basti pensare alle denunce dei Verdi sulle condizioni del belvedere di San Martino e di Via Aniello Falcone. Anche in quest’ultimo caso i cittadini, pur avendo a disposizione dei contenitori per la raccolta differenziata, hanno preferito imbrattare il belvedere con i loro rifiuti.
In questo contesto, non possiamo che unirci all’appello dell’ASIA per i napoletani: “Differenziamo correttamente l’umido e salviamo dall’ignoranza il futuro del nostro ambiente e della nostra città!“