Il garante dei detenuti del Comune di Napoli: “Il carcere di Poggioreale va chiuso”


NAPOLI – Criticità e sovraffollamento. Nella giornata di ieri Pietro Ioia, il neo garante dei detenuti del Comune di Napoli, ha realizzato la sua prima ispezione nelle carceri partenopee. Ad accompagnarlo alcuni membri dei Radicali Italiani, da sempre sensibili alle criticità delle strutture penitenziari italiane. Il garante ha visitato prima il carcere di Poggioreale e poi la Casa Circondariale di Secondigliano.

A proposito della prima, InterNapoli.it ha riportato la seguente dichiarazione di Ioia: «La mia ultima visita a Poggioreale risale a 2 anni fa, quando non ero ancora garante. Due anni dopo devo constatare che nulla è cambiato, le condizioni restano purtroppo le stesse».

«I padiglioni – conferma Ioia – continuano ad essere fatiscenti, cosa che già si sapeva e le celle sono super affollate. Il carcere di Poggioreale è obsoleto, ha un secolo di vita».

Cosa fare, allora, per migliorare le condizioni del carcere di Poggioreale? Per Ioia c’è una sola soluzione: «Chiuderlo, non è possibile tenere lì così i detenuti. Molti di loro dovrebbero sottolineare la malasanità, l’ingiusta detenzione perché quel carcere ti segna. I detenuti con i quali ho parlato continuano a dire che vivono in celle puzzolenti, con mura pericolanti, docce senza acqua calda. Ho avuto molte richieste di colloqui privati con chi è in carcere a Poggioreale e presto li accontenteremo tutti».

Diverse, invece, sono le condizioni della Casa Circondariale di Secondigliano. «La situazione – ha dichiarato Pietro Ioia – è migliore, ma anche su quel carcere sarò attento come garante».

A proposito di Poggioreale ha parlato anche Raffaele Minieri dei Radicali Italiani. «Ci sono problemi che toccano la carne viva delle persone detenute e delle famiglie che soffrono», riporta ancora InterNapoli.it. La struttura di Secondigliano, invece «è migliore, la nuova direttrice si sta impegnando tanto ma come Poggioreale l’area sanitaria va attenzionata e chiederemo al consiglio regionale della Campania di farsene carico».


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