Coronavirus a Napoli, positivo un agente della Polizia Locale: è il primo caso

Polizia Municipale. Immagine di repertorio


Napoli conta il primo caso di positività al coronavirus di un agente della Polizia Locale. A renderlo noto è il Comandante Ciro Esposito:

“La Polizia Locale di Napoli che in questi giorni è in prima linea nella lotta all’emergenza Coronavirus e sta effettuando migliaia di controlli agli esercizi commerciali ed ai cittadini per verificare la necessità degli spostamenti, per far rispettare in strada le misure introdotte dal Governo e dalla Regione per fermare il contagio, ha registrato in data odierna il primo caso positivo al Covid 19.

“Si tratta di un Agente motociclista assegnato al Gruppo Intervento Territoriale con sede in via S. Maria del Pianto, che nella giornata di domani sarà nuovamente sanificata a tutela di tutti gli altri operatori. Al momento sono già 18 gli operatori del Corpo che si trovano in quarantena, tra i quali c’è appunto il caso positivo, e 7 operatori messi in quarantena precauzionale dai sanitari perché sono affetti da serie patologie pregresse.

“In merito alle notizie apparse poi su alcuni organi di stampa relative al giuramento fatto dei nuovi assunti nella giornata del 23 marzo u.s., in urgenza per poter reperire ulteriori risorse opportunamente qualificate ed armate, da schierare in strada per i controlli di competenza a tutela della Collettività, risulta necessario fare alcune precisazioni per smentire diverse inesattezze riportate o strumentalizzazioni, ribadendo che nella circostanza il Comando ha rispettato tutti i protocolli stabiliti.

“Grazie alla fattiva sinergia con la locale Prefettura, che ha rapidamente completato le procedure finalizzate al rilascio dei decreti per l’attribuzione della qualifica di ausiliario di pubblica sicurezza preliminare al relativo armamento, il giorno 23 marzo u.s. sono stati convocati 83 dei 96 nuovi assunti, che peraltro ben conoscono le misure di cautela dei diversi DPCM, dovendoli quotidianamente loro stessi applicare, per completare un procedimento rapido ed austero.

“Il personale è stato convocato nel piazzale del Comando, spazio ampio centinaia di metri quadrati, dove hanno atteso la convocazione nominativa per prestare giuramento e dove funzionari del Corpo hanno ricordato loro nell’attesa di mantenere le distanze previste. Gli operatori sono poi stati chiamati a gruppi di 5 ed accompagnati nella ampia stanza del Comandante, rispettando abbondantemente la distanza intersociale stabilita. Il personale che indossava i previsti dispositivi di protezione individuale, ha abbassato la mascherina per recitare la brevissima formula di giuramento, al termine- uno alla volta- hanno apposto la firma in calce gli atti. Sempre un operatore alla volta si è poi recato in economato per essere dotato dell’arma d’ordinanza.

“La procedura a questo punto si è conclusa ed ha consentito dal giorno 24 u.s. di impiegare ulterore personale per i servizi operativi finalizzati a contrastare la diffusione per contagio del Covid 19, a tutela della cittadinanza.
Come si può ben comprendere non vi è stata alcuna “solenne” cerimonia, non era presente nessun parente, non ci sono stati pomposi festeggiamenti di sorta, si è semplicemente trattato del completamento di una seria procedura d’ urgenza per reali esigenze operative.

“Il Comando, qualora dovessero emergere ovvero essere di converso accertati e comprovati comportamenti personali e privati, al di fuori della procedura formale, da parte degli operatori interessati pregiudizievoli delle misure di prevenzione stabilite, procederà alla adozione dei provvedimenti consequenziali”.


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