Whirlpool, operai bloccano Capodichino: momenti di tensione e partenze bloccate


Sono arrivate le lettere di licenziamento per i numerosi operai della Whirlpool che da oggi saranno senza lavoro. Ecco che è partita allora l’ennesima protesta di quest’anno. Per un’ora un centinaio di lavoratori dello stabilimento di Napoli ha occupato, a partire dalle 9.30 di questa mattina, la sede dell’aeroporto internazionale di Capodichino manifestando all’interno dello scalo. Il bocco delle partenze è durato poco meno di mezz’ora e soltanto un volo è stato ritardato dalla protesta – come riferito da un servizio del Tg1.

Whirlpool – ex lavoratori in strada in protesta

Protesta attuata dopo la decisione di ieri della multinazionale americana di procedere con le lettere di licenziamento. Insieme alle tute blu anche i rappresentanti dei sindacati. Quando la manifestazione, su cui ha vigilato la polizia in assetto anti-sommossa, si è conclusa gli operai hanno prima invaso il piazzale dell’aeroporto e poi lo svincolo della tangenziale di Capodichino per un nuovo sit-in.

Il colosso americano degli elettrodomestici, con un miliardo di utile nel 2020, e primo produttore in Italia, considera la filiale di Napoli insostenibile economicamente a fronte del calo di vendite delle lavatrici che si sono prodotte in sede fino allo scorso ottobre.

Il Governo promette che si occuperò del dossier, come i governi precedenti, ma per ora, moltissime famiglie sono senza stipendio. L’ennesimo fallimento di promesse, annunci e rassicurazioni mai mantenuti.


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