Dei 287 milioni del Cis, 27 saranno destinati a Napoli: i tre progetti


È stato siglato oggi il Cis Vesuvio-Pompei-Napoli che prevede l’arrivo in Campania di 287 milioni di euro. Di questi, 27 milioni saranno destinati a tre progetti per riqualificare il capoluogo partenopeo. Ad anticiparlo è il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna.

I tre progetti saranno così divisi: 12 milioni per riqualificare l’ex complesso industriale Corradini, 7 milioni di euro per una grande terrazza sul mare e 8 milioni di euro per la realizzazione di un community hub nell’ex-forno di Corso Garibaldi. Il Comune ha poi diffuso nel dettaglio questi interventi.

I TRE PROGETTI PER IL CAPOLUOGO DEL CIS VESUVIO-POMPEI-NAPOLI

EX CORRADINI

L’intervento, che interessa il complesso industriale denominato “ex Stabilimento metallurgico Corradini” in S. Giovanni a Teduccio, ha un costo complessivo di 50 milioni di euro di cui 12 milioni a valere su risorse del CIS “Vesuvio – Pompei – Napoli”. Il lotto 1, inserito nel Contratto Istituzionale di Sviluppo “Vesuvio – Pompei – Napoli”, prevede la bonifica di macro e microflora nonché l’eliminazione della vegetazione infestante, la ricostruzione delle aree crollate degli immobili, il consolidamento di parti di muratura, di solai e strutture a volta, il ripristino e restauro degli elementi decorativi, la sostituzione degli infissi esterni, la realizzazione di nuovi impianti e la sistemazione delle aree esterne.

Napoli LungoEst terrazza a mare

L’intervento ha un costo complessivo di 12 milioni di euro di cui 7 milioni a valere su risorse del CIS “Vesuvio – Pompei – Napoli”. L’intervento prevede la bonifica di macro e microflora ed eliminazione della vegetazione infestante, la ricostruzione delle aree crollate degli immobili, il consolidamento di parti di muratura, di solai e strutture a volta, il ripristino e restauro degli elementi decorativi, la sostituzione degli infissi esterni, la realizzazione di nuovi impianti e la sistemazione delle aree esterne.

Community hub nell’ex Forno Comunale 

L’ immobile interessato, attualmente dismesso e parzialmente diruto, si colloca in un’area densamente abitata dove è alta la richiesta di spazi e attrezzature di pubblica utilità. L’intervento consiste nel recupero strutturale del manufatto e nella sua completa rifunzionalizzazzione conformemente a quanto previsto dagli strumenti urbanistici vigenti. Il risultato atteso è la rigenerazione e rivitalizzazione di una parte importante di città, ai margini del centro antico e in prossimità dei principali nodi di trasporto pubblico. L’intervento vedrà coinvolti il Comune di Napoli in qualità di proprietario delle aree e di soggetto attuatore e, nell’ambito di un processo decisionale ampiamente partecipato, i principali stakeholders che operano nel quartiere che fa perno attorno a piazza Garibaldi in diversi settori di attività.

Più nel dettaglio l’intervento consiste nel:
1. Consolidamento statico della struttura esistente. L’immobile presenta una struttura portante in muratura di tufo avente attualmente gravi criticità da un punto di vista statico. Si prevede dunque, al fine di una completa rifunzionalizzazione, il consolidamento ovvero la sostituzione integrale o parziale di quanto non recuperabile, ovvero ancora la ricostruzione di quanto distrutto, ma comunque con materiali tradizionali, uguali o tecnicamente equivalenti a quelli preesistenti o con strutture aventi gli stessi requisiti di quelle preesistenti;
2. inserimento o l’adeguamento di impianti tecnologici e igienico -sanitari;
3. inserimento di eventuali piani soppalcati lì dove le altezze interne esistenti lo consentono;
4. inserimento di ulteriori collegamenti verticali al fine di migliorare la fruibilità degli spazi anche su più quote;
5. recupero o sostituzione di tutti gli infissi necessari;
6. eliminazione di eventuali superfetazioni;
7. recupero di eventuali elementi di pregio artistico o architettonico presenti.

IL CIS

In totale sono 19 i Comuni coinvolti per circa 45 progetti. Alcuni riguardano la riqualificazione di Torre del Greco, Torre Annunziata e delle aree vesuviane. Dei 287 milioni, 77 sono invece dati dal Ministero dei Beni Culturali per Pompei.


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