VIDEO/ Port’Alba cade a pezzi: crollano detriti nonostante la rete di contenimento


Paura a Port’Alba: cadono detriti dall’arco della porta. Poche ore fa Pasquale Langella, noto editore e libraio della strada dei libri, ha diffuso un video che testimonia e denuncia il crollo avvenuto la scorsa notte dalla celebre porta di Napoli e il consequenziale intervento dei Vigili del Fuoco.

La storia di Port’Alba: una necessità popolare

La maestosa porta che da Piazza Dante consente il facile passaggio a Piazza Bellini, Via Costantinopoli e Via San Sebastiano ha una storia originata da una necessità popolare. Prima della sua realizzazione nel corso del 1600 per volere dal Duca d’Alba, il passaggio verso il cuore del centro della città era ostacolato dalle antiche mura angioine.

La popolazione, affannata dal lungo tragitto che era per ciò costretta a fare, più volte ha scavato dei rudimentali passaggi in questa muraglia: i “pertusi”. Ciò convinse le autorità a regolamentare questo transito, costruendo in un primo momento un piccolo attraversamento e solo in seguito la sontuosa porta che ancora oggi si erge al fianco di piazza Dante.

Lo stato degradante della porta: il crollo e l’intervento dei Vigili del Fuoco

Per quanto la storia di Port’Alba sia affasciante, il medesimo aggettivo non lo si può utilizzare per descrivere il suo stato attuale. L’antico passaggio giace in uno stato di parziale abbandono. Numerose sono state nel corso negli ultimi anni le denunce e le segnalazioni riguardanti la non stabilità dell’arco della porta. Altrettanto numerosi sono stati i crolli e i gli interventi dei vigili del fuoco per porre in sicurezza il trafficato passaggio.

Tuttavia, per quanto sia stata posta una rete per contenere i frequenti crolli, la situazione non è stata degnamente risolta. Proprio a tal proposito l’editore e libraio Pasquale Langella, in seguito all’ennesimo episodio che ha posto in pericolo i passanti, ha diffuso sui suoi social un video volto a porre l’attenzione pubblica su tale problematica, dichiarando: “Ma mi spiace devo insistere su questo scempio della rete sotto l’arco di Port’Alba. Ormai sembrano immagini di repertorio e invece no l’altra sera di nuovo sono dovuti intervenire i pompieri per caduta di detriti”.

“Dato che la frase tipica ormai è: ma a chi appartiene questo arco, di chi è la colpa, …. Siamo stanchi di Parole e di Vedremo…. Datevi una mossa perché poi nessuno potrà dire in caso di GUAIO, NOI NON SAPEVAMO NULLA“.

 


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