Port’Alba, vittima dell’incuria. L’annuncio: “Presto sarà riqualificata”

Port'Alba


Camminando per la città di Napoli non si può fare a meno di visitare l’imponente porta d’accesso al centro storico e la sua strada dei libri.

La storia di Port’Alba è originata da una necessità popolare. Prima della sua realizzazione nel corso del 1600, commissionata dal Duca d’Alba, il passaggio verso il cuore del centro della città era ostacolato dalle antiche mura angioine. La popolazione, affannata dal lungo tragitto che era per ciò costretta a fare, più volte ha scavato dei rudimentali passaggi: i “pertusi”. Ciò convinse le autorità a regolamentare questo transito, costruendo in un primo momento un piccolo attraversamento e solo in seguito la sontuosa porta che ancora oggi si erge al fianco di piazza Dante. 

Se splendida è la sua storia, altrettanto non si può sostenere per il suo stato attuale. Lo storico arco è oramai circondato da una rete di protezione per preservare il suo stato, ma anche i passanti dalle non improbabili cadute di calcinacci. Tuttavia anche la rete grava d’incuria: sopra di essa il depositarsi di oggetti fortuiti, detriti, fili elettrici, volatili deceduti ed escrementi, si aggiunge a intormentire il suo stato. Ma non solo: anche la strada a cui l’arco dà inizio porta sulle sue mura segni di trascuratezza, con i tantissimi atti di vandalismo.

Nella strada della cultura, sede di numerose librerie, alcune tristemente fallite, l’eco della sua storia sembra essere messo a dura prova. Eppure c’è chi ancora oggi cerca di salvarla: i suoi storici commercianti. Quest’ultimi hanno stanziato una raccolta firme, per richiedere al comune di Napoli un intervento per la sua messa in sicurezza e riqualifica. Come testimonia sui suoi social il titolare della libreria Langella, Pasquale Langella, allegando una foto dell’arco della porta malconcia:

Evidentemente anche l’Arco inizia a ribellarsi e partecipa alla nostra protesta, vogliamo veramente aspettare che qualcuno si faccia del male per prendere provvedimenti non precari? Ma poi io una cosa non capisco, un ente come la soprintendenza che ha sempre da ridire su tutto come fa a non imporsi su questo caso?

Numerose sono state a oggi le adesioni, con anche tante firme di artisti e scrittori, segno che la rinascita di Port’Alba stia a cuore a molti.

Ma una piccola vittoria è già stata raggiunta: il 29 marzo 2021 il vicesindaco con delega all’Urbanistica, Carmine Piscopo, ha comunicato che la riqualifica della strada è già stata prevista. Infatti Port’Alba rientrerebbe già nel Grande Progetto denominato “Centro storico di Napoli, valorizzazione del sito Unesco“.

Tuttavia, il consigliere comunale Nino Simeone ha replicato alla sopra citata notizia con preoccupazione:

Ho grande stima del Prof. Piscopo e mi aspetto un suo pronto riscontro nel merito. Sono molto preoccupato per i tempi di messa in opera di questo improrogabile intervento e ricordo essere Port’alba inserita nel progetto UNESCO per la riqualificazione del “centro storico napoletano”. Sono inoltre venuto a conoscenza dell’interessamento da parte di privati cittadini che vorrebbero, a proprie spese, intervenire per tamponare il peggioramento delle arcate, che tra l’altro presentano ponteggi mal ridotti. Pur apprezzandone il gesto, ritengo Port’alba un patrimonio storico della nostra città e questa Amministrazione ha il dovere di intervenire immediatamente senza se e senza ma! Con il dovuto rispetto per queste opere meritorie di iniziative popolari, non possiamo permettere che si possano ripresentare soluzioni come quelle per la Villa Comunale di Napoli perché sarebbe mortificante per tutta la città e anche perché i fondi ci sono. Perciò… si diano una mossa!

 

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