Port’Alba sta morendo, auto tra le bancarelle di libri: è ridotta a parcheggio abusivo


Una strada stretta e lunga, non troppo. Nel cuore di Napoli, nascosta tra bar e negozi, la si può riconoscere dall’entrata antica, un classico arco in pietra, un po’ rovinato ma sempre pregnante di storia. Superato quel varco, quel limite tra realtà e magia, come una finestra che immette in un mondo a sé stante, cristallino e immobile di un passato che profumava ancora di verità e bellezza, si entrava a Port’Alba

Port’Alba non era una solo una strada. Port Alba era un piccolo mondo in cui l’antico diventava vivibile. Libri preziosi, reperti di ogni genere, scritture manoscritte di autori prestigiosi della letteratura italiana e straniere. Un odore inebriante di carta incisa ad inchiostro e soprattutto un luogo in cui il tempo si era fermato. Un’istituzione, un luogo, un posto identitario, un punto di riferimento per i napoletani ma la cui fama lo precedeva, divenendo un tappa dovuta anche per i turisti e i visitatori.

Quel luogo così come descritto oggi non esiste più. O meglio è continuamente profanato. Fagocitato dalla modernità, dalla crisi e dai ritmi pragmatici e tecnologici della vita odierna, oggi Port’ Alba appare come una strada normale, svuotata di quasi tutte le bancherelle di libri, un po’ spoglia, un  po’ triste, ma soprattutto trasformata in un’area di sosta di veicoli.

Questa nuova realtà di Port’Alba, che rattrista e angoscia, è stata denunciata da Francesco Emilio Borrelli durante la trasmissione radiofonica “La Radiazza” di Gianni Simioli su Radio Marte: “La strada è stata trasformata in un’area di sosta da automobilisti incivili e parcheggiatori abusivi. Oramai le auto sono parcheggiate a tutte le ore del giorno. Gli automobilisti le posizionano anche tra gli espositori dei librai, violentando la vocazione di un luogo che è una delle culle della cultura partenopea. Di sera, poi, Port’Alba diventa appannaggio dei parcheggiatori abusivi che la fanno da padroni”. 

Per tale motivo sembra doveroso intervenire, salvare un piccolo patrimonio culturale e turistico di Napoli, così come ha aggiunto anche il consigliere dei Verdi: “Chiediamo un intervento della polizia municipale che restituisca dignità ad un luogo storico. Una città che è meta di migliaia di turisti non può offrire spettacoli del genere. Chi ha voglia di cercare un libro tra gli storici espositori di Port’Alba deve avere il diritto di muoversi liberamente, senza essere costretto ad uno slalom tra auto parcheggiate in spregio alle regole del vivere civile”.


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