L’Arma dei Carabinieri omaggia Salvo D’Acquisto: fiori e corona d’alloro per l’eroe napoletano

Commemorazione di Salvo D'Acquisto: corona di alloro posata sul monumento a lui dedicato a Piazza Carità


L’omaggio dell’Arma dei Carabinieri al vice brigadiere Salvo D’Acquisto in occasione del 79esimo anniversario del suo sacrificio. Il 23 settembre 1943 fu ucciso dai nazisti, a Palidoro (frazione di Fiumicino), per evitare che i militari tedeschi potessero rastrellare la popolazione e commettere una strage di cittadini, come rappresaglia per un presunto attentato nei confronti delle forze occupanti.

L’omaggio dei Carabinieri a Salvo D’Acquisto

Questa mattina, a Napoli, i carabinieri lo hanno omaggiato posando un cuscino di fiori sulla sua tomba che si trova all’interno della Basilica di Santa Chiara, e posando una corona d’allora sul monumento dedicato all’eroe che si trova a Piazza Carità. Alla cerimonia hanno presenziato Andrea Rispoli, comandante interregionale “Ogaden” e Generale di corpo d’armata, insieme al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, il Generale Enrico Scandone.

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La cerimonia in ricordo del sacrificio di Salvo D’Acquisto

Il sacrificio di Salvo D’Acquisto salvò la vita a 22 persone

Il 22 settembre del 1943 l’esplosione di alcune casse di munizioni uccise 1 soldato tedesco e ne ferì 2. Le casse erano depositate in una caserma abbandonata della Guardia Di Finanza, nella località Torre di Palidoro e poco lontano da Torrimpietra, luogo dove sorgeva la stazione Carabinieri comandata da Salvo D’Acquisto. Nonostante si fosse trattato di un incidente, l’evento fu ritenuto dalle milizie tedesche uno spregiudicato attentato organizzato dagli italiani. D’Acquisto provò a persuaderli che si era trattato di un incidente, ma l’ufficiale nazista non diede peso alle sue spiegazioni.

Ordinò di rastrellare 22 persone a caso tra le abitazioni del piccolo paese della provincia romana e le fece condurre nei pressi della Torre di Palidoro. Furono tutte interrogate sommariamente ma la loro versione non fu ascoltata. Salvo D’Acquisto, vista la brutta piega presa dagli eventi, decise di rivolgersi a un ufficiale nazista e offrì la propria vita in cambio del rilascio dei 22 ostaggi, già costretti a scavarsi da soli la fossa.

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I Generali omaggiano Salvo D’Acquisto

Erano le 17:15 quando il Feldwevel Hansel Feiten diede l’ordine fatale. Prima di morire sotto i proiettili tedeschi, D’Acquisto gridò “Viva l’Italia!”. Questa è invece la frase che pronunciò Salvo D’Acquisto dopo la scelta di sacrificarsi: “Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!”Nominato Servo di Dio dalla Chiesa Cattolica, è in corso il processo di beatificazione. Le sue spoglie di trovano oggi nella Basilica di Santa Chiara della sua Napoli, la quale gli ha dedicato un monumento situato in Piazza Carità, oltre che la strada dove abitava da piccolo.


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