Turisti incantati da Napoli: “E’ bellissima, accogliente e pulita. Sfatiamo i pregiudizi”

turisti a Napoli


Tanti turisti italiani e stranieri hanno scelto di trascorrere il ponte di Ognissanti a Napoli, perdendosi tra le bellezze di una città che, stando alle testimonianze raccolte da La Repubblica, continua ad incantare il mondo intero.

I turisti per il ponte di Ognissanti scelgono Napoli: le testimonianze

La città partenopea ancora una volta spicca tra le grandi mete del turismo. Dopo i flussi record registrati durante i weekend primaverili e le vacanze estive, anche per il lungo fine settimana a cavallo tra ottobre e novembre, Napoli accoglie fiumi di turisti provenienti dall’Italia e dal resto del mondo.

Stando ai dati di Federalberghi, infatti, negli alberghi partenopei si registrano circa 50 mila presenze. Dati confermati dalla classifica stilata da Holidu, tra i più importanti portali di prenotazione d’Europa, che colloca Napoli nella Top 5 delle mete preferite dai visitatori italiani.

“Restiamo qui cinque giorni. La città è accogliente e pulita: possiamo sfatare ogni pregiudizio. Abbiamo girato per il centro storico e prenotato una visita al Cristo Velato. Ci stiamo trovando davvero bene. Certo, siamo sorpresi per la passione per il calcio dei napoletani. Noi tifiamo Milan ma non con la passione che abbiamo visto qui, in questi giorni tra i napoletani” – dichiarano due ragazzi milanesi.

Incantati dalla città e soddisfatti della meta scelta anche un gruppo di turisti di Verona: “Città bellissima. e non è la prima volta che veniamo a visitarla. Abbiamo avuto solo difficoltà ad acquistare i biglietti dei trasporti”.

Non manca la visita di rito al murales di Maradona. Un turista proveniente dal Perù spiega: “Sognavo che finisse il covid per venire a Napoli e quando sei qui non puoi non salutare Diego”. Sulla stessa scia un gruppo di francesi: “Il Maradona tour non può mancare, così capiamo il cuore della città”.

Qualcuno, tuttavia, non è abituato all’atmosfera caotica che si respira in città: “Troppa disorganizzazione, andare a pranzo è stato un problema: tutti i locali sono pieni. Non siamo abituati a questa folla, è un caos tremendo”.


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