Juventus, per Deloitte una plusvalenza non andava contabilizzata. Gli indizi portano a Mandragora

Andrea Agnelli e Pavel Nedved


Nuovi aggiornamenti sul fronte plusvalenze Juventus. I revisori dei conti della società Deloitte & Touche Spa, hanno infatti redatto una relazione sui movimenti contabili e le side letter, ovvero le lettere d’intenti in cui durante una trattativa si appuntano eventuali accordi collaterali stipulati, relative ai bilanci del club degli ultimi anni.  L’attenzione è ricaduta soprattutto su una plusvalenza in particolare “pari a Euro 14 milioni nel bilancio chiuso al 30 giugno 2019 della società a seguito della cessione dei diritti alle prestazioni sportive di un tesserato. La documentazione da noi acquisita, inclusiva altresì dell’evidenza del consenso del tesserato al riacquisto dei diritti alle sue prestazioni sportive, configurava a nostro giudizio la sussistenza di diritti e obbligazioni esigibili ai sensi dell’IFRS 15 (c.d. “enforceability”) in presenza dei quali, ai sensi del citato principio contabile, la suddetta plusvalenza non avrebbe dovuto essere contabilizzata”.

Plusvalenze Juventus: occhi sull’operazione Mandragora

Tutti gli indizi portano all’operazione Mandragora: il calciatore fu acquistato dai bianconeri ad inizio 2016 per 6 milioni (rettificati negli anni a quasi 9) dal Genoa, venduto all’Udinese per 20, generando una plusvalenza di quasi 14 milioni, e riacquistato dalla stessa Juventus l’anno successivo per 10 milioni. “I diritti alle prestazioni sportive di tale tesserato sono stati successivamente riacquistati dalla società e, da ultimo, ceduti a una terza squadra”.

“Qualora la società non avesse rilevato la suddetta cessione di diritti sportivi nel bilancio chiuso al 30 giugno 2019, anche a seguito dei successivi eventi intercorsi connessi al riacquisto del calciatore: i) con riferimento ai dati del periodo precedente presentati ai fini comparativi, la perdita del semestre chiuso al 31 dicembre 2021 sarebbe risultata inferiore di Euro 1 milione e il patrimonio netto al 30 giugno 2022 inferiore di Euro 7 milioni; ii) la perdita del semestre chiuso al 31 dicembre 2022 risulterebbe inferiore di Euro 7 milioni, senza effetti sul patrimonio netto alla medesima data”.

Plusvalenze Juventus, per Deloitte il quadro informativo è incompleto

“Il quadro informativo risulta incompleto in quanto, tra l’altro, non fornisce evidenza in merito al consenso dei tesserati, circostanza a nostro giudizio necessaria per poter concludere in merito alla enforceability dei relativi accordi. In presenza di una enforceability la rilevazione delle plusvalenze contabilizzate dall’Emittente per la cessione dei diritti alle prestazioni sportive avrebbe dovuto essere differita fino al termine per l’esercizio delle opzioni ivi previste; d’altro canto, l’eventuale assenza di enforceability non consentirebbe di comprendere il motivo per cui tali side letter siano state predisposte e quindi, in assenza di appropriati elementi informativi, non è possibile appurare la sostanza economica di detti accordi e, conseguentemente, essere conclusivi al riguardo”.

Un quadro poco chiaro che richiederà dunque altri approfondimenti, con dati di bilancio che cambierebbero se le condizioni indicate nelle side letter dovessero essere confermate:

“Fermo restando quanto segnalato, qualora al momento della stipula – avvenuta in esercizi precedenti – le side letter avessero generato le condizioni di enforceability tra le parti e quindi si fossero qualificate come “contratti” ai sensi dell’IFRS 15, gli effetti sul bilancio semestrale abbreviato sarebbero i seguenti: i) con riferimento ai dati del periodo precedente presentati ai fini comparativi, la perdita del semestre chiuso al 31 dicembre 2021 risulterebbe inferiore di massimi Euro 18 milioni e il patrimonio netto al 30 giugno 2022 risulterebbe inferiore di massimi Euro 4 milioni; ii) la perdita del semestre chiuso al 31 dicembre 2022 risulterebbe inferiore di massimi Euro 4 milioni, senza effetti sul patrimonio netto alla medesima data”.

In conclusione, la Deloitte non esclude novità a riguardo: “In relazione a tutto quanto precedentemente descritto, tenuto altresì conto delle modalità con cui sono state acquisite le citate side letter, non possiamo escludere che possano emergere ulteriori elementi informativi a oggi non noti”.

Questa la risposta ufficiale della Juventus

“La relazione di Deloitte contiene l’aggiornamento degli effetti economico-finanziari delle qualifiche in ordine alla maturazione degli accordi per le riduzioni e gli incrementi salariali stipulati con il personale iscritto negli esercizi 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022, nonché rilievi relativi agli effetti o ai potenziali effetti di operazioni con altre società nate negli esercizi precedenti. I potenziali effetti di tale qualificazione sarebbero positivi, sul piano economico, sia nel primo semestre dell’esercizio in corso che in quello precedente e sarebbero irrilevanti sul patrimonio netto al 31 dicembre 2022; i potenziali effetti sarebbero inoltre sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi precedenti che di quello in corso”.


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