Giro d’Italia a Napoli, stanziati oltre 3 milioni di euro per rifare le strade
Mar 05, 2025 - Michele Massa
Il Giro D'Italia torna a Napoli e saranno stanziati 3 milioni per rifare al meglio le strade coinvolte
Il Giro D’Italia anche quest’anno farà tappa a Napoli. La Campania da qualche edizione a questa parte è uno dei pochissimi “punti fissi” al sud Italia della competizione ciclistica. E in vista dell’evento, sono stati stanziati oltre 3 milioni di euro per rifare alcune delle strade che saranno fondamentali nel percorso.
Sono numerosi i comuni dell’area metropolitana di Napoli attraversati dalla carovana rosa nella prossima edizione: Acerra, Afragola, Brusciano, Cardito, Caivano, Casoria, Castello di Cisterna, Cercola, Crispano, Casamarciano, Frattamaggiore, Frattaminore, Nola, Mariglianella, Marigliano, Pomigliano d’Arco, San Vitaliano, Tufino, Volla.
Tre milioni per rifare le strade, Napoli e la provincia si prepara al Giro d’Italia 2025
Firmato in questi giorni dal Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi e dai Sindaci dei Comuni attraversati dalla tappa il Protocollo d’Intesa per la migliore riuscita della tappa con arrivo a Napoli. La sesta della 108ª edizione della Corsa rosa, prevista per il prossimo 15 maggio. Tra i vari punti dell’intesa, l’impegno della Città Metropolitana, con tre milioni e 100mila euro, a intervenire non solo sulle arterie stradali di propria competenza, ma anche direttamente sui tratti comunali su segnalazione degli incaricati di RCS Sports & Events. Società organizzatrice del Giro, di concerto con i tecnici dell’Ente metropolitano e dei Comuni.
Gaetano Manfredi: “Il Giro d’Italia è un formidabile strumento di promozione territoriale e rappresenta un’opportunità di valorizzazione non solo della città di tappa, Napoli, ma anche dei Comuni attraversati dal passaggio della corsa che avranno modo di promuovere le proprie bellezze locali attraverso i media nazionali e internazionali, oltre che di incentivare la crescita culturale attraverso la diffusione dei valori dello sport in un clima di coesione sociale. Per cui è doveroso, da parte di tutti, lavorare per farci trovare preparati al meglio”.