“Ce avite accise ‘a salute”: fiaccolata a Torre Annunziata per la riapertura del PS di Boscotrecase


Una fiaccolata per chiedere la riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Boscotrecase: è l’iniziativa in programma venerdì 26 gennaio alle ore 20 a Torre Annunziata, organizzata dal movimento cittadino “Ce avite accise ‘a salute“.

Pronto Soccorso chiuso, fiaccolata per la salute a Torre Annunziata

Sembra sempre più preoccupante la situazione sanitaria nell’area oplontina e boschese: ancora in alto mare la situazione del presidio di primo soccorso all’ospedale di Boscotrecase, nonostante la mobilitazione di comitati ed associazioni del territorio.

A preoccupare ancor di più i cittadini, le dichiarazioni di Vincenzo De Luca che, puntando il dito contro il governo centrale, annunciava alcuni giorni fa l’impossibilità di tenere aperti tutti i pronto soccorso del territorio, a causa di problemi legati anche alla mancanza di personale. Ma sono anche i tagli che arrivano da Roma a rendere la coperta della sanità campana sempre più corta: una situazione che, nello sciagurato caso in cui entrasse in vigore il disegno di legge sull’autonomia differenziata, è destinata a peggiorare ulteriormente.

Per far sentire la propria voce, il movimento “Ce avite accise ‘a salute” di Boscoreale ha annunciato una fiaccolata che partirà venerdì 26 gennaio alle ore 20 dall’esterno del campo sportivo di Torre Annunziata per raggiungere la Basilica della Madonna della Neve.

Già attivo un presidio permanente

L’apertura del pronto soccorso significa, per i cittadini vesuviani, riacquisire il diritto alla sanità e – di conseguenza – alla vita. Per lo stesso motivo, nelle scorse settimane, i cittadini sono già scesi numerosi in piazza: circa 1500, secondo le stime, al corteo del 13 gennaio che da Torre Annunziata ha raggiunto la struttura sanitaria – di recentissima costruzione – a Boscotrecase.

Sempre fuori al nosocomio boschese, inoltre, è stato attivato un presidio permanente di protesta per tenere accesa l’attenzione sul problema. L’ospedale è al centro di una “tempesta perfetta”: il Pronto Soccorso è stato annoverato tra quelli “marginali” dal Presidente De Luca, quindi “sacrificabile” per tenere aperti i nosocomi maggiori; nel presidio sono in corso dei lavori, ed a completare il quadro sconcertante ci sono la mancanza di personale e la carenza di fondi.


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