Arrestato il piromane del Vesuvio, il vicesindaco: “Ora una condanna esemplare”

Foto di Mela Mennella


Un ragazzo di 24 anni, macellaio con l’ossessione del fuoco: è questo l’identikit del primo piromane arrestato per aver dato alle fiamme il Parco Nazionale del Vesuvio, creando danni incalcolabili all’ecosistema e all’economia basata sui prodotti agricoli coltivati alle pendici del vulcano, una delle zone più fertili del mondo.

La notizia del suo arresto è stata accolta con soddisfazione da tutti, ma è tantissima, e comprensibile, la rabbia nei confronti di una persona capace di un’azione così abietta.

“Auspichiamo una condanna esemplare, commisurata a quanto accaduto. Siamo stati e oggi più che mai siamo fiduciosi nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, che stanno lavorando alacremente per individuare chi ha prodotto uno scempio naturalistico di enormi proporzioni e un danno economico e di immagine notevolissimo alle nostre zone”.

A sostenerlo è il vicesindaco di Torre del Greco, Romina Stilo, commentando la notizia dell’arresto da parte dei carabinieri del 24enne accusato di essere l’autore dell’incendio che nelle settimane scorse ha devastato le aree protette del parco nazionale del Vesuvio.

“Purtroppo queste azioni sconsiderate hanno prodotto la desertificazione lì dove una volta c’era il parco del Vesuvio, con un disastro ambientale che ricadrà sulle future generazioni per diversi decenni, senza contare il rischio legato alla salute di tutti noi per quanto abbiamo dovuto respirare in quei giorni”.

“Per tutto questo – conclude Romina Stilo – ritengo doveroso, qualora vengano appurate le responsabilità della persona arrestata oggi, augurare a questa persona il massimo della pena per un’azione sconsiderata di cui tutti noi paghiamo da giorni e pagheremo per anni le conseguenze”.


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