Caos rifiuti, ostacolati i lavoratori Buttol: l’azienda valuta di lasciare Torre del Greco

Immagine di repertorio


Torre del Greco Una notte complicata per gli operatori della Buttol, la società che si occupa del conferimento e raccolta dei rifiuti in città. Alcuni manifestanti hanno ostacolato le operazioni di trasbordo per protestare contro la gestione del ciclo dei rifiuti intrapresa dall’amministrazione comunale, considerata inadeguata e soprattutto non risolutiva dei problemi degli scorsi anni, anzi, in continuità ideale con un’emergenza rifiuti mai risolta davvero. Tra le “nuove” (vecchie) ipotesi considerate, soprattutto per combattere l’abitudine di alcuni cittadini a non rispettare le modalità di conferimento, lo stazionamento di camion di rifiuti in determinati punti della città affinché i sacchetti possano essere gettati direttamente al loro interno. In sostanza delle discariche mobili, ossia un metodo che di civile e igienico ha ben poco. Una confusione di idee pagata non solo dai torresi civili, ma dagli stessi lavoratori della Buttol.

“La scorsa notte è stato impedito agli operatori della Buttol di effettuare le operazioni di trasbordo in località Sant’Elena. Un’interruzione di pubblico servizio che l’azienda ha provveduto a denunciare alle autorità competenti e che impone una seria riflessione sul prosieguo dell’appalto a Torre del Greco”. È quanto denuncia in una nota la Buttol, azienda che si occupa del servizio di igiene urbana a Torre del Greco.

Il blocco delle operazioni è avvenuto intorno alle 22:40, quando un gruppo di manifestanti ha di fatto impedito lo svolgimento dell’attività di trasbordo in località Sant’Elena. Immediatamente allertato il commissariato di polizia, e di concerto con il Comune, le operazioni sono state trasferite in via Leopardi (angolo via delle Industrie), area regolarmente autorizzata. E soltanto grazie alla presenza di una volante della polizia le operazioni sono andate avanti senza ulteriori interruzioni.

“Non si tratta del primo episodio spiacevole – dichiara l’azienda – Già in passato il servizio è stato boicottato ed ha subito rallentamenti. Disagi che mettono a rischio l’intera organizzazione del servizio di igiene urbana, con ripercussioni in tutte le zone della città. Per questo motivo l’azienda ha indirizzato una nota al Comune chiedendo garanzie sulle operazioni di trasbordo, individuando aree autorizzate con caratteristiche idonee. Ma soprattutto si chiede di garantire l’incolumità degli operatori contro ogni forma di violenza, fisica o verbale. Non è più accettabile che il Servizio di igiene urbana e le maestranze Buttol debbano ancora subire attacchi, atteso che il servizio di raccolta e l’attività di trasbordo rappresentano un preciso obbligo sancito contrattualmente e che non può essere rallentato o interrotto a discrezione di qualcuno”.

“Atteggiamenti del genere – prosegue l’azienda – non sono più tollerabili. Quella di questa notte è soltanto l’ultima aggressione nei confronti dell’azienda, che ora chiede garanzie per poter proseguire senza intoppi il servizio. In caso contrario l’azienda si tutelerà in tutte le sedi opportune”.


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