L’ultimo saluto a Giovanni “Gioggiò” Mazza. Una vita dedicata all’Immacolata

Giovanni Mazza, "Gioggiò", fondatore dell'Unione Cattolica Operaia di Torre del Greco


La città di Torre del Greco si stringe oggi in un commosso abbraccio in Piazza Santa Croce per l’ultimo saluto a Giovanni Battista Mazza, da molti conosciuto come Gioggiò. Giovanni si è spento domenica dopo una malattia durata diversi mesi, durante la quale non ha mai perso la tenacia e la fede che hanno contraddistinto la sua vita.

Giovanni Mazza, per tutti Gioggiò. L’ideatore dei carri in miniatura

Presidente dell’UCO – Unione Cattolica Operaia da lui fondata nel 1991, è stato tra i coordinatori dei portatori del carro dell’Immacolata, che ogni anno l’8 dicembre rinnova l’antico voto del popolo torrese: affidare la protezione della città alla Madonna che nel 1861 la protesse dall’eruzione del Vesuvio.

Gioggiò ha avuto il merito di rinnovare, insieme con l’artista concittadino Elio Polimeno, questa tradizione avvicinandola ai più giovani con la creazione dei “carricielli“: piccole strutture simili al grande carro trionfale, costruite e trasportate dai ragazzi dei quartieri del centro cittadino. Nata agli inizi degli anni ’90, l’idea va ben oltre l’aspetto religioso riuscendo ancora oggi a strappare dalla strada numerosi bambini ed adolescenti che dedicano il loro tempo alla costruzione dei carricielli.

Un’idea che è diventata vera e propria arte: con la creazione del laboratorio dei carri in miniatura, la mostra dei carri stessi nei locali della chiesa della SS.Assunta in Via Comizi, ed il concorso scolastico “Carri in miniatura” che ha coinvolto gli istituti cittadini. Giovanni è stato capace di “seminare” la sua voglia di fare in tutti coloro che gli sono stati vicini. E l’affetto espresso in queste ore dimostra che tanti giovani sono pronti a raccogliere il testimone della sua opera.

Gioggiò è stata una figura storica per Torre del Greco e per i più vicini alle tradizioni dell’Immacolata e di San Vincenzo Romano. Purtroppo non è stato il solo a lasciare la vita terrena in questo inizio 2023 che ha già visto andar via altre figure storiche come Francesco Esposito Langella, falegname di Via XX Settembre noto a tutti come ‘A Malatella e Natale Reitano, anch’egli scomparso ai primi di marzo.


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