Giovanni Palomba, bilancio di cinque anni da sindaco a Torre del Greco: “Ho capito la gravità del Covid prima di altri”

Giovanni Palomba, sindaco uscente di Torre del Greco, ricorda i mesi del Covid


Giovanni Palomba traccia un bilancio dei suoi cinque anni di amministrazione, contraddistinti per Torre del Greco e per il mondo intero dall’emergenza Covid.

Palomba ricorda i mesi del Covid alla guida di Torre del Greco

Tra una settimana passerà la fascia tricolore al suo successore, ovvero il vincitore del ballottaggio del 28 e 29 maggio tra Ciro Borriello e Luigi Mennella. E’ il momento dei bilanci per Giovanni Palomba, sindaco dal 2018, che ricorda i giorni dell’emergenza Covid vissuti all’interno del COC, il Centro Operativo Comunale allestito a Palazzo Baronale proprio negli uffici del sindaco.

Palomba ricorda la combinazione di eventi sfortunati che l’ha portato ad essere un precursore delle chiusure di uffici e scuole in quel maledetto marzo 2020: “Penso di essere stato il sindaco che ha capito prima di altri la gravità. Avemmo il caso di un’insegnante contagiata alla scuola D’Assisi – Don Bosco. Io chiusi la notte stessa la scuola, al mattino decisi di chiudere le scuole di ogni ordine e grado”. Una decisione che, ai tempi, sembrò eccessiva. Ricorda Palomba: “Fui chiamato da Roma per chiedere spiegazioni relativamente alla chiusura: tempo 48 ore e Conte chiudeva tutte le scuole”.

“Sono stato tra i primi sindaci a chiudere le scuole”

Palomba racconta del COC come punto di riferimento della città in quei mesi drammatici: “Le persone aspettavano il comunicato che inviavamo ogni sera con la situazione del Covid a Torre. Eravamo l’unico ufficio che rispondeva perchè a causa del virus il personale era carente. Abbiamo da qui coordinato gli aiuti anche alimentari, grazie alle associazioni di volontariato, alle persone che si sono ritrovate senza lavoro”.

Il sindaco uscente si riferisce ai resoconti che ogni sera il centro operativo diramava ai cittadini  dopo l’aggiornamento serale con i Responsabili sanitari dell’​ASL Na3 Sud​ e con l’​Unità di Crisi Regionale. Un lavoro portato avanti per quasi 700 giorni consecutivi, con le statistiche aggiornate quotidianamente e che alla fine hanno cristallizzato in cifre un dramma di livello globale che ha investito in pieno anche la città di Torre del Greco, con quasi 200 decessi e diecimila torresi contagiati e guariti.


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