Crollo palazzina Torre del Greco, Filiberto: “Aiuterò quella gente, presto amichevoli di beneficenza”


Dopo la tragedia sfiorata di ieri successa a Torre del Greco a seguito della caduta di una palazzina in pieno centro, anche il mondo del calcio si è stretto alla città del sindaco Luigi Mennella. Questa volta è il turno di Emanuele Filiberto (presidente di Portici, Savoia e Real Agro Aversa). Che con una nota ufficiale ha annunciato che donerà una somma in denaro alle vittime del crollo ed è pronto ad organizzare una serie di amichevoli contro la Turris. Il ricavato di queste amichevoli sarà devoluto in beneficenza. Sempre per aiutare le famiglie coinvolte nell’episodio avvenuto domenica 16 luglio.

Le parole di Emanuele Filiberto e la proposta a Torre del Greco e alla Turris

Ecco le parole del membro della Casa Savoia pubblicate in via ufficiale sui canali social delle squadre gestite proprio dal figlio di Vittorio Emanuele: “È inaccettabile che ai tempi di oggi si verifichino ancora tragedie come questa. Quando la sicurezza della propria casa e della propria vita dovrebbe essere una condizione fondamentale di tutta l’umanità. La propria casa dovrebbe essere il rifugio sicuro di ogni essere umano. Fino ad ora non ci sono notizie di vittime e stiamo pregando Dio e la Madonna affinché non c’è ne siano. Torre del Greco per noi è una città importante per tanti aspetti. In primo luogo perché nostro fratello Nazario Matachione vive lì, ma anche perché rappresenta il nostro territorio. La Casa Reale Holding SpA ha deciso, all’unanimità, di donare una somma di denaro da destinare alle famiglie vittime di questa tragedia.

Emanuele Filiberto ha poi annunciato la sinergia con la Turris. Ecco le sue parole: “In comune accordo con il presidente della Turris, l’amico Antonio Colantonio, abbiamo deciso di organizzare delle amichevoli, coinvolgendo non solo il Portici ma anche il Savoia ed il Real Aversa. Per dimostrare che in queste circostanze non esistono colori, bandiere o tifoserie. Ma che siamo un unico territorio e che lo sport deve essere vissuto come un momento di aggregazione. E in questo specifico momento è ancora più importante per far sentire la nostra vicinanza ed il nostro affetto, destinando il ricavato alle famiglie coinvolte”.


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