Palazzo crollato a Torre del Greco, tutte le notizie: cosa è successo, i feriti, gli aggiornamenti

Le macerie del palazzo crollato a Torre del Greco


Alle 11:30 il boato, poi una nube di polvere. Il palazzo di Corso Umberto I 61 è crollato su se stesso, seppellendo con le proprie macerie tre persone che per fortuna sono tutte vive, anche se Francesca Pia Amendola sta lottando con tutte le sue forze per resistere alle fratture multiple su tutto il corpo. Da sotto alla montagna di detriti urlava chiedendo aiuto: grazie ai cittadini che si trovavano sul posto ed ai soccorritori che sono giunti immediatamente è stata estratta e portata in ospedale. Stando all’ultimo aggiornamento, le sue condizioni migliorano: la 19enne è fuori pericolo.

Crollo di un palazzo a Torre del Greco: cosa è successo

Il crollo del palazzo a Torre del Greco non si può definire una vera e propria sorpresa: sembra infatti che il cedimento sia dovuto ad un’infiltrazione di acqua; un edificio vecchio circa un secolo sul quale pare che gli uffici tecnici comunali avessero fatto in passato dei rilievi sancendo la necessità di fare degli interventi strutturali. Quella zona della città pullula ad ogni modo di edifici fatiscenti che, anno dopo anno e intemperia dopo intemperia, vedono peggiorare ulteriormente la propria condizione.

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Crollo del palazzo a Torre del Greco forse per infiltrazione d’acqua

Cittadini e soccorritori hanno scavato con le mani

Già mezz’ora dopo il crollo, alle 12:00, erano state estratte vive due persone, scavando a mano. L’escavatrice è giunta qualche minuto dopo, un mezzo che sarebbe stato impiegato qualche ora dopo, una volta accertato che sotto le macerie non vi era più nessuno. Finché vi fosse il minimo dubbio di una presenza, umana o animale tra i calcinacci, si è scavato con le mani.

Crollo del palazzo di Corso Umberto I a Torre del Greco

I soccorritori tra le macerie del palazzo crollato a Corso Umberto I a Torre del Greco

Le condizioni di Francesca Pia Amendola

Nelle fasi iniziali si era sparsa la voce, alimentata dai cittadini del posto, che alcuni bambini potessero essere intrappolati, tra cui un neonato di soli nove mesi. L’ipotesi si è rivelata infondata, così come quella che le persone travolte dalle rovine potessero essere in totale una decina. Il bilancio è in totale di 5 feriti, tutti non in pericolo di vita anche se sono apparse fin da subito gravi le condizioni di Francesca Pia Amendola, la quale ha riportato fratture multiple in diverse zone del corpo. Nelle ultime ore, secondo quanto si apprende, la sua salute sarebbe migliorata. La ragazza, infatti, secondo i medici non è in pericolo di vita.

Erano altrove quasi tutti i residenti nel palazzo crollato

Le famiglie che abitavano la struttura erano cinque: complici la domenica ed il caldo, quasi tutti gli inquilini erano al mare o da parenti per il pranzo. Se il crollo fosse avvenuto di mattina presto, o più in serata, magari verso le 19 in coincidenza con la processione della Madonna del Carmine che sarebbe partita dalla parrocchia distante qualche decina di metri, ci sarebbe stata un’ecatombe.

L’area subito delimitata e sgomberata

La macchina della solidarietà si è subito attivata

Famiglie che hanno perso tutto quello che avevano, a parte qualche soldo sul conto corrente. In loro aiuto sono corsi i volontari del Corpo GAV che hanno messo a loro disposizione un buono che si può spendere in un negozio da essi individuato per avere beni di prima necessità come biancheria intima e simili. Dovrebbe partire in breve tempo anche una raccolta fondi. Nel frattempo il sindaco, insieme alla Protezione Civile e alla Prefettura sta lavorando alla gestione della crisi nel suo complesso, specialmente la sistemazione da dare agli sfollati che secondo le ultime comunicazioni sono in numero di 87.

Una tragedia sfiorata in una città senza ospedale

Una quasi tragedia in una città senza ospedale, visto che il Maresca si trova in condizioni pessime di personale e dotazioni, nonostante serva un bacino di utenza di 400mila persone. I feriti sono stati infatti trasportati nei nosocomi delle città vicine, mentre quello cittadino non è stato nemmeno preso in considerazione, poiché manifestamente incapace di gestire un’emergenza del genere. E pensare che in determinate situazioni anche un minuto può essere fatale, come quel minuto in più che magari serve per portare un ferito a Napoli o Castellammare di Stabia.

Crollo a Torre del Greco: 25 persone iscritte nel registro degli indagati per crollo colposo

La Procura di Torre Annunziata ha iscritto nel registro degli indagati 25 persone per fare luce sul crollo della palazzina di Corso Umberto I 61. L’ipotesi di reato è quella di crollo colposo, un atto dovuto ma che prende le mosse dai seri problemi denunciati dai residenti della zona.

La raccolta di vestiti e cibo

È stata attivata una raccolta di vestiti e di cibo per bambini ed animali. Chi voglia prestare il proprio aiuto può consegnare i materiali richiesti (solo questi e non altro) a Palazzo Baronale, la sede del Comune di Torre del Greco, dalle ore 8:00 fino alle 18:00. Nel frattempo una parte degli sfollati è stata accolta all’interno dell’Istituto Compresso Don Bosco – D’Assisi.

Evacuato un altro palazzo a rischio crollo

Giovedì 27 luglio 2023 è stato evacuato un altro palazzo a rischio crollo: l’inquilina di un appartamento di vico Annunziata ha notato una crepa sul soffitto ed ha chiamato i Vigili del Fuoco, i quali hanno disposto lo sgombero degli appartamenti. sarebbero 51 gli sfollati. Soltanto due giorni prima VesuvioLive.it aveva pubblicato un servizio girato nel centro storico in cui si evidenziano le condizioni di gran parte degli edifici: pericolanti e fatiscenti ma nel silenzio di chi ci vive, certamente per timore di non potere più permettersi una casa in un momento di canoni di locazione decisamente fuori mercato.

Il sindaco Luigi Mennella si rivolge ai proprietari

Con un comunicato di venerdì 11 agosto il sindaco Luigi Mennella si è rivolto ai proprietari degli edifici pericolanti, invitandoli a effettuare i lavori urgenti e meno urgenti per la loro messa in sicurezza. L’avviso diventerà un manifesto che sarà collocato in diversi punti della città. Il primo cittadino ha sottolineato come l’amministrazione non possa accollarsi le spese dei lavori e che, anzi, i costi sostenuti in via emergenziale saranno addebitati ai proprietari stessi.


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