Passeggiata Porto-Scala: a 7 anni dalla distruzione nessuno ha pagato per gli errori di progettazione

La passeggiata Porto-Scala


La passeggiata Porto Scala di Torre del Greco ancora tra decadenza, spazzatura e perfino la ribalta nazionale grazie ad un’immagine che ha fatto il giro dei social per la foto pubblicata da Viaggi del Degrado. VesuvioLive si è recato ancora una volta sul posto per fare il punto della situazione e cercare di attirare di nuovo l’attenzione su un luogo splendido della città, ma distrutto dalla mano dell’uomo che spesso interviene sui territori senza tenere conto della Natura.

La passeggiata Porto-Scala a Torre del Greco tra distruzione e abbandono

La passeggiata Porto-Scala è stata distrutta da una mareggiata nel febbraio 2017, a meno di un anno dall’inaugurazione e la spesa di circa due milioni di euro per la realizzazione. Un evidentissimo errore in fase di progettazione non ha tenuto conto dei venti che si abbattono in quella zona della costa, provocando la furia del mare che si abbatte con grande forza sul litorale. L’opera non andava fatta in quel modo: si sono buttati i soldi della città di Torre del Greco, quando probabilmente c’erano i presupposti per immaginare che l’opera potesse venire distrutta da una mareggiata.

A distanza di 7 anni nessuno ha pagato per l’errore di progettazione

A sette anni di distanza da quella mareggiata distruttiva, non risulta che qualcuno abbia pagato o sia stato messo in discussione per avere commesso un errore nella progettazione, per non avere considerato il pericolo potenziale proveniente dal mare. Non a caso è questo il concetto espresso anche dal sindaco di allora, Ciro Borriello, che in una intervista rilasciata a VesuvioLive.it lo scorso 11 maggio ha affermato (guardare la minuto 11): “Certamente non è colpa mia se chi ha fatto il progetto non è stato capace di valutare la capacità distruttiva del mare. È un’opera stupenda che va ripresa dopo aver fatto una protezione adeguata”.

Che fine farà l’opera?

L’ex primo cittadino si sarà sicuramente arrabbiato con i responsabili, ma quello che ci chiediamo è: c’erano – e ci sono – i presupposti per chiedere il risarcimento dei danni? Non solo riguardo al denaro speso, ma anche alla modifica dello stato dei luoghi per avere oggi una condizione di degrado. Quale sarà il destino della passeggiata? Sarà ripristinata, prima o poi e con le dovute ulteriori opere a protezione, o bisogna rinunciarvi? La volontà espressa recentemente dal sindaco Mennella è quella del recupero, ma il nodo resta sempre quello della protezione. Ad ogni modo, è urgente ripristinare per lo meno la decenza di un punto dove vengono commessi sistematicamente illeciti riguardanti lo sversamento di rifiuti.


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