VIDEO/ Perché è crollato il marciapiede di via Litoranea: le possibili cause

La voragine di via Litoranea, vista dall'alto


Il crollo è avvenuto in via Litoranea, a Torre del Greco, nella serata di ieri 5 novembre 2023: una voragine si è aperta sul marciapiede del lungomare torrese, dopo che il forte maltempo e le continue mareggiate hanno interessato il tratto di costa. Ma l’area è stata interessata negli anni scorsi da episodi analoghi: si poteva prevedere questo ennesimo scempio?

Voragine in Litoranea,  si aspettano ancora le barriere frangiflutti

Non si è trattato di alcun evento estremo o improvviso: tre giorni di pioggia, intermittente, e di mareggiate normalissime per il mese di novembre. Eppure, Torre del Greco paga ancora lo scotto di una precaria situazione idrogeologica ben nota a tutti, contro la quale l’inerzia burocratica ancora una volta fatica a combattere. Ed anche questa volta, c’era qualche “santo” a far sì che le cronache del giorno dopo parlino di un marciapiede crollato, una strada (che potrebbe essere il fiore all’occhiello cittadino) chiusa per controlli di sicurezza, e non di vite umane perse.

Il tratto di marciapiede crollato sotto i colpi del maltempo è stato ripristinato poco più di 10 anni fa: nel 2011, sempre in seguito ad una mareggiata, si verificò un evento-fotocopia di ciò che è avvenuto ieri. Il tratto di passeggiata restò transennato per diversi mesi, prima di essere recuperato totalmente. Ma se si agì – seppur con pachidermica lentezza – sugli effetti, nulla fu tempestivamente fatto per le cause.

Le onde hanno drenato il terrapieno

Dal video girato con l’ausilio di un drone e dalle prime impressioni degli addetti ai lavori si può ipotizzare una probabile causa del crollo di domenica 5 novembre. La costruzione della strada che costeggia il lungomare torrese è avvenuta elevando il livello della carreggiata e del marciapiede di 4-5 metri rispetto a quello del mare e della spiaggia: può notarlo chiunque abbia mai frequentato le spiagge vulcaniche di Torre del Greco, per accedere alle quali bisogna scendere delle rampe di scale che poggiano proprio uno dei lati sulla “spalla” di protezione del terrapieno.

Ebbene, il materiale che riempie il livello stradale, nel tratto interessato per ben due volte in poco più di 10 anni dal crollo è stato totalmente drenato dal mare in poche ore, creando un vuoto sotto il calpestìo che ha fatto crollare il marciapiede causando l’enorme voragine e mettendo in potenziale pericolo anche l’arteria stradale.

La spiaggia, totalmente erosa dalle onde, ha lasciato sospesa nel vuoto anche la passerella (crollata parzialmente anch’essa) che permetteva di arrivare sul bagnasciuga e che oggi è in bilico sulle onde. Il muro di contenimento ha ceduto, lasciando a vista i pali di sostegno e lasciando arrivare il mare fin sotto il livello stradale: quasi una piscina a cielo aperto, a pochi metri dalla carreggiata, che ha fatto scivolare via il materiale che costituiva il terrapieno.

cedimento litoranea

Cedimento via Litoranea a Torre del Greco

Con la scogliera si poteva evitare

L’azione del mare non ha trovato ostacoli: in quel punto, mancano ancora le barriere frangiflutti che nel resto del litorale la proteggono da fenomeni simili. Il mare ha totalmente eroso la spiaggia, andando ad impattare contro la struttura muraria che sostiene la strada. Ancora sotto accusa, quindi, la mancanza delle scogliere: elemento fondamentale per arginare la violenza del mare sulle nostre coste.

I lavori di sistemazione delle scogliere protettive sono stati progettati e finanziati con fondi PNRR nel 2022, dall’amministrazione Palomba. La burocrazia è però arrivata in ritardo, ancora una volta, rispetto alla natura. Fenomeni simili sono normali nelle città costiere e con il susseguirsi di eventi meteorologici estremi sempre più frequenti possono portare, se non adeguatamente prevenuti, a conseguenze ben peggiori.

Nel tempo necessario a scattare foto e video, sul posto si percepisce la gravità della situazione: ad ogni onda, ad ogni risacca, si sentono fortissime le vibrazioni del manto stradale. A pochi metri, decine di palazzi dai 5 piani in su fanno da contraltare al mare agitato. Ed i residenti, in queste ore, guardano preoccupati lo spettacolo di una cartolina autunnale con le onde grosse e Capri sullo sfondo, ed in primo piano una strada transennata e chiusa al traffico per “controlli di sicurezza”.

 

 

 

 


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