Caneo dopo Turris-Monopoli: “Ci gira tutto male. Il mio gruppo è destabilizzato”

Caneo a rischio esonero, la Turris ci pensa - Foto Salvatore Varo


E’ un Bruno Caneo arrabbiato e deluso al termine della partita tra Turris e Monopoli. I corallini perdono ancora e sprofondano in piena zona play-out. In conferenza stampa dopo le parole ieri di Primicile è tornato il tecnico corallino. Il trainer di Alghero come sottolinea, si presenta in sala conferenze per rispetto di stampa e tifosi, spiegando il momento dei suoi senza peli sulla lingua.

Le parole di Bruno Caneo dopo Turris-Monopoli

Il tecnico apre così la conferenza: “Sono qui per rispetto a voi giornalisti e alla nostra gente. Perché se avessimo vinto, come avevo detto, non sarei venuto. E’ giusto che sia qui perché le cose stanno andando male, troppo male rispetto a quello che riusciamo a dare. In questa situazione ci stiamo malissimo noi. So che il pubblico ci sta male più di noi, però noi siamo gli artefici di questo percorso che abbiamo fatto fino ad ora un po’ disastroso.

Non voglio appellarmi a nessun tipo di sfortuna, però ci gira male. Delle ultime nove partite ne abbiamo perse otto, di cui le ultime tre  sempre 1-0 giocando un certo tipo di calcio, cercando anche di portare a casa dei punti importanti. Questa squadra sta soffrendo molto, ho visto gente piangere a fine partita, questo dimostra l’attaccamento che hanno i giocatori verso la maglia, verso la loro professione. E’ un momentaccio davvero brutto da cui dobbiamo uscire tutti a testa alta. Nel senso che dobbiamo continuare a lavorare, a portare avanti un progetto che per quest’anno è la salvezza. Stiamo lottando”.

I corallini dopo la sfida di coppa – Foto Salatore Varo

Il commento sulla rosa: “La mia sensazione in ritiro era già positiva. Anche perché vedevo un lavoro importante, un impegno importante dei calciatori, una reazione. Poi, dal mio punto di vista da allenatore, la squadra vinceva tre a uno, tre a due, tre a tre, e qualcosa ha destabilizzato il mio gruppo, i miei calciatori. Sono stati destabilizzati perché la si è buttata sul fatto che si prendessero troppi gol, anziché focalizzarsi sul discorso che la squadra giocasse, che fosse propositiva anche se prendeva uno, due, tre gol, che facesse sempre gol, invece così è caduto tutto. Ed è caduto tutto perché sulla testa dei calciatori, in particolar modo dei difensori, è meglio stare indietro che avanti, che non era opportuno sganciarsi, chiedere calma al portiere per far respirare e recuperare la squadra. Tutte queste cose, secondo me, hanno inciso in modo devastante sulla nostra mentalità, la nostra identità di gioco”.

Il momento personale e il mercato di gennaio

Bruno Caneo ha poi parlato anche del suo momento personale: “Non è un momento solo mio. Lo è a livello generale perché la squadra perde fiducia, mentalmente perde metri perché non ha più fiducia nell’accorciare in avanti e si trova in disperazione quando prendiamo sempre gol in modo estemporaneo dal fatto di fare una partita nella quale ti trovi una squadra che pensi adesso ci facciano gol. A Taranto la sensazione era proprio quella, che la squadra pensasse che prima o poi ci avrebbero fatto gol, si vedeva lontano un chilometro. Non c’entra più il discorso di mettersi a tre, quattro o cinque, il problema è la mentalità. Questa squadra è stata condizionata dal punto di partenza”.

Sul mercato invernale della Turris: “Siamo a novembre, dobbiamo fare altre partite che ci danno poi la possibilità a bocce ferme di pianificare, ragionare senza nessun tipo di pregiudizio. In questo momento dobbiamo essere uniti. In questa settimana abbiamo lavorato molto sull’aggregazione e dal punto di vista formativo per cercare di fortificarsi insieme. Non posso dire che meritavamo di perdere perché anche il pareggio sarebbe stato una mezza sconfitta.  Ma tanta sfortuna così non l’ho mai avuta. Ora ci gira tutto male, sono otto partite che va così”.


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