RDR smentisce le voci: “Non siamo interessati ad acquistare la Turris”

VINCERE - striscione Turris


La famiglia Di Ruocco smentisce l’interesse nell’acquistare la Turris dalle mani Antonio Colantonio e soci. Si mette fine così ad un irritante chiacchiericcio che da un lato ha un po’ stupito i Di Ruocco, mentre dall’altro ha generato false speranze nei tifosi che – ad oggi – aspettano con ansia di sapere quale sorte toccherà alla squadra.

I Di Ruocco smentiscono l’interesse per l’acquisizione della Turris

Un gossip alimentato da una certa stampa locale che ha riportato delle voci senza fondamento, pettegolezzi magari raccolti per strada o tra un bar e l’altro. Mettere per iscritto un rumor tuttavia non significa nobilitarlo né renderlo vero, al contrario. Chi dovrebbe fare informazione non fa altro che perdere credibilità, oltre a strumentalizzare la passione dei sostenitori per vendere una copia in più o generare un click.

Siamo andati dunque alla radice della questione per verificare quanto ci fosse di reale nel presunto interesse dei Di Ruocco nel rilevare la Turris, raccogliendo una decisa smentita. La famiglia fa sapere che, così come nel passato sia recente che lontano, non mancherà di offrire il proprio sostegno alla Turris, ma non attraverso l’acquisizione.

I Di Ruocco e la Turris

La famiglia Di Ruocco è al vertice di RDR, il gruppo industriale più importante di Torre del Greco, già presente come sponsor della Turris attraverso l’azienda satellite Comid. Infatti Francesco Di Ruocco, il capostipite, era nella cordata di imprenditori locali che nel 2003-04 acquistò il titolo del Gaudianum Torrese in Eccellenza e, l’anno successivo, quello dell’Ercolano garantendo l’iscrizione in serie D. Nel 2004-05 Francesco Di Ruocco è stato presidente della Turris, per uscirne la stagione seguente.

Il chiacchiericcio sul post Colantonio

Il chiacchiericcio sul toto-presidente della Turris del futuro continua incessante da quando il dimissionario Antonio Colantonio annunciò in diretta, durante la trasmissione Turris Live del 29 aprile, la volontà di cedere la società, garantendo però almeno l’iscrizione per la stagione ventura. Di nomi ne sono venuti fuori tanti da quel giorno: dalle soluzioni “interne” agli sponsor delle stagioni passate, sino a fantasiose ed esotiche idee d’oltreoceano, tutte col comun denominatore della totale inconsistenza. L’ex patron si è affrettato a ribadire di “non aver ricevuto alcuna offerta concreta per la Turris”.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI