Violenza sulle donne, al “De Bottis” la testimonianza di Filomena Lamberti: fu sfigurata con l’acido
Nov 27, 2024 - Giuseppe Mennella
Contro la violenza sulle donne, in prima linea da 10 anni: il liceo “De Bottis” di Torre del Greco ha ospitato stamattina 27 novembre 2024 la scrittrice Filomena Lamberti, “sopravvissuta” all’aggressione dell’ex marito nel 2012 rimanendo sfigurata.
Filomena Lamberti al “De Bottis”: testimonianza viva contro la violenza sulle donne
Le sue cicatrici oggi sono testimonianza affinché episodi del genere non accadano più: Filomena Lamberti è stata la prima donna a salire tristemente agli onori delle cronache nazionali per essere stata sfigurata con l’acido dall’ex marito. Nel 2017 ha deciso di racchiudere la sua storia in un libro dal titolo “Un’altra vita”.
“Non è un romanzo, è il coraggio di testimoniare“, questo il sottotitolo dell’opera della Lamberti che fa capire quanto sia reale il problema, offrendosi come testimonianza soprattutto per le giovani generazioni. Con questo intento ha accolto l’invito del liceo “De Bottis” di Torre del Greco che l’ha voluta presente nell’ambito delle iniziative contro la violenza di genere che ricadono in questi giorni.
La scrittrice “sopravvissuta” al femminicidio
La Lamberti è, a tutti gli effetti, una “sopravvissuta” al femminicidio: con lei nell’aula magna dell’istituto di viale Dalla Chiesa si sono svolte una serie di iniziative musicali, coreografiche e teatrali realizzate dagli studenti e dalle studentesse. Tutti insieme per dire “no” alla violenza e “si” al rispetto dell’altro, soprattutto nelle delicate fasi dei primi rapporti sentimentali tra adolescenti, affinché questa presa di coscienza delle nuove generazioni possa espandersi anche ai più adulti per un pieno rispetto dell’altro e dell’altra.
La giornata, fortemente voluta dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Letizia Spagnuolo e curato dalle prof.sse Teresa Civitella, Rossana De Filippo, Antonella Pedone ed Angela Sannino, ha visto la partecipazione delle autorità con il sindaco di Torre del Greco Luigi Mennella, l’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Teresa Sorrentino oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine. Gli interventi sono stati moderati dalla conduttrice ed organizzatrice di eventi Sabrina Torello.
In platea, una folta rappresentanza della comunità scolastica che è stata parte attiva della manifestazione, oltre a tutte le altre classi dell’istituto connesse da remoto attraverso il sistema di videoconferenza.
“Non commettete i miei errori: ho confuso la gelosia per amore”
“Sono qui per trasmettere un messaggio alle ragazze: di non commettere i miei stessi errori adolescenziali, quando ho confuso la gelosia per amore. La violenza comincia a piccoli passi: anche controllare il cellulare può essere violenza. Poi questi passi diventano più grandi”, le parole di Filomena Lamberti, che ha poi proseguito “Ai ragazzi, invece, dico di imparare a gestire la rabbia che arriva da un rifiuto: c’è sempre un malessere interiore che porta alla violenza. Oggi anche chi ha questi impulsi non viene lasciato solo, ci sono degli specifici percorsi per potersi reinserire ma bisogna avere il coraggio di troncare delle relazioni tossiche”.
“Abbiamo cominciato 10 anni fa il nostro primo progetto dal titolo ‘Il femminicidio si combatte dai banchi di scuola’, perché proprio la scuola, dopo la famiglia, è la prima agenzia educativa a dover trasmettere i giusti valori”, spiega la preside Spagnuolo, “cerchiamo di sensibilizzare i nostri giovani al rispetto non solo delle donne ma anche delle differenze di genere”.
Il sindaco Mennella ha aggiunto: “Ben vengano questi incontri, ce ne vorrebbero di più: gli episodi di violenze di genere sono in continuo aumento nonostante l’evoluzione delle leggi come nel caso del codice rosso, segno che questo non basta ed è necessario un cambio di mentalità, di cultura”.