Ventimila turisti a Torre del Greco nei primi tre mesi del 2025: ecco quanto ha incassato il comune
Apr 29, 2025 - Giuseppe Mennella
La costa del Vesuvio nel tratto antistante Torre del Greco - foto Salvatore Varo
Tassa di soggiorno a Torre del Greco, resi noti i dati sul numero di presenze e sugli incassi nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2025.
Tassa di soggiorno a Torre del Greco: i dati
Oltre ventimila presenze (20.631, per l’esattezza) in tre mesi e un incasso da 30mila euro per le casse comunali: è il primo bilancio dell’imposta di soggiorno a Torre del Greco, in vigore dallo scorso gennaio.
A fornire i dati è l’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Mennella, che attraverso l’assessore al bilancio e ai tributi Anna Fiore traccia un primo punto su quella che si configura come un’operazione di monitoraggio e rilancio del territorio.
I numeri nel dettaglio
“Il 2025 rappresenta un anno di sperimentazione per l’imposta di soggiorno – spiega l’assessore – un periodo utile a monitorare il funzionamento del sistema, rilevare eventuali criticità ed intervenire con i necessari correttivi per ottimizzare la misura messa in campo”.
Nonostante le difficoltà iniziali, legate soprattutto al nuovo sistema di accreditamento e all’utilizzo del portale dedicato, oggi circa il 73% delle strutture ricettive torresi – 100 su 138 – risultano accreditate. Si tratta di un sistema variegato: 9 alberghi, 30 B&B, 27 case vacanza, 32 affittacamere e locazioni brevi, più due agriturismi.
I numeri confermano una buona risposta anche da parte dei visitatori: da gennaio a marzo sono stati 20.631 i turisti registrati nelle strutture cittadine. Tra questi, 3.869 erano esentati dal tributo, in gran parte scolaresche e minori. Una partenza incoraggiante per un sistema appena avviato, in un periodo ancora di bassa stagione.
Un risultato che fa ben sperare in vista dell’estate, dove si aspetta il picco massimo delle presenze, ed “incuriosisce” in attesa dei dati di aprile, periodo che ha visto un boom di turisti nelle mete solitamente più ambite: Napoli, la Penisola Sorrentina, le isole del Golfo e Pompei.
I soldi della tassa di soggiorno per la promozione di Torre del Greco
L’imposta, come previsto dalla legge, sarà reinvestita in servizi per turisti e cittadini: verde pubblico, promozione del territorio, cura del patrimonio culturale e ambientale. “Saranno soldi da utilizzare per promuovere la città – conclude Fiore – migliorare i servizi offerti e renderla più accogliente e fruibile”.
Un risultato reso possibile anche grazie all’impegno dell’ufficio tributi e alla collaborazione delle strutture ricettive: “Solo lavorando in sinergia – sottolinea l’assessore – si possono ottenere risultati positivi per il territorio”.