Nessuno si vaccina e si diffonde la variante Delta: la Campania rischia il lockdown


Napoli – È stato un vero e proprio flop l’Open Day Pfizer organizzato dall’Asl Napoli 1 e dedicato alla fascia di età dai 12 ai 59 anni. Su 6500 dosi disponibili ne sono state somministrate soltanto 958 su 1239 prenotati. In particolare, alla Mostra d’Oltremare si sono presentati 574 su 732 prenotati nell’ambito di 5000 dosi disponibili, a Capodimonte invece 384 su 507 quando erano a disposizione 1500 dosi.

La città di Napoli continua perciò a dimostrare una scarsa attitudine a vaccinarsi, vedendo diventare praticamente irraggiungibile l’obiettivo di diventare la prima città Covid free d’Italia come era nelle intenzioni di Vincenzo De Luca.

Non solo: al Santobono sono stati ricoverati due neonati positivi al coronavirus, con la madre di uno dei due positiva anch’ella e che non se l’era sentita di vaccinarsi perché stava allattando. Si sospetta che possa trattarsi di variante Delta, la più aggressiva, dato che i bambini avevano in passato rivelato una scarsa attitudine al contagio poiché privi dei recettori che vengono aggrediti dal Sars-Cov-2. La mutazione potrebbe aver cambiato le carte in tavola.

Ad Agerola – siamo distanti da Napoli ma non così tanto – si è alle prese proprio con un focolaio di variante Delta; il sindaco ha già annunciato che il numero dei contagi è previsto in sensibile aumento. Un certo numero di casi si registra anche a Torre del Greco. Colpite sporadicamente anche Massa di Somma, Ercolano, Portici, Torre Annunziata ed altre città, nel Napoletano come in tutta la Campania, secondo l’ultimo aggiornamento fornito dal presidente De Luca.

Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento malattie infettive del Cotugno, qualche giorno fa ha parlato di quanto si sta riscontrando nel nosocomio partenopeo: “Registriamo ancora ricoveri al Cotugno di anziani over 80 e di cinquantenni non vaccinati, e l’insidiosa diffusività della cosiddetta variante Delta, più contagiosa del 60 per cento rispetto a quella inglese che, a sua volta, era già più insidiosa”. Contagi anche tra vaccinati e vaccinati con la prima dose, ma si tratta di persone immunodepresse o dalle particolari condizioni di salute, d’altra previsti dato che i vaccini hanno tendenzialmente un’efficacia del 95%, dunque il 5% contrae la malattia.

La Campania rischia un altro lockdown

Se questa situazione dovesse divenire la normalità, allora si potrebbe andare incontro ad un nuovo lockdown. Se generalizzato oppure cittadino sarà stabilito in base alle contingenze. La certezza è che ad essere in pericolo sono soprattutto Napoli e la sua provincia, l’area più densamente popolata d’Europa, e che qui il virus si diffonda più velocemente ne abbiamo avuto la prova in quest’anno e mezzo dove zone quali Sannio ed Irpinia vivevano situazioni di relativa tranquillità mentre a Napoli, Caserta e le loro province il contagio era esploso.

Di lockdown ha parlato anche De Luca, ricordando quanto accaduto dopo l’estate dello scorso anno. Il caldo doveva uccidere il virus, ed invece al ritorno dalle vacanze abbiamo avuto la seconda ondata, lunghissima, con cui abbiamo fatto i conti praticamente fino a ieri.

“Registriamo un elemento di criticità nella città di Napoli. Bisogna parlare con una chiarezza brutale: se si prosegue così noi andiamo verso un nuovo lockdown nel giro di pochi mesi. I dati dai quali credo che dobbiamo partire sono molto semplici. Ad oggi per quanto riguarda l’Asl Napoli 1 centro su 839 mila cittadini residenti e vaccinabili vi sono 317 mila non adesioni. Si tratta di 317 mila cittadini che hanno deciso di vaccinarsi, non è un dato sostenibile, significa andare pari pari verso il lockdown dopo settembre”. 


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI