Il ponte borbonico di Seiano: l’imponente opera commissionata da Ferdinando II


Denominato ponte Nuovo per distinguerlo dal precedente ponte Orazio, di epoca romana (poi detto ponte Vecchio o anche ponte Maiuro, con tutta probabilità dal latino major), fu costruito a Seiano nel 1832, quando l’allora re del Regno delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone diede mandato di progettarlo all’ingegnere Luigi Giordano, addetto proprio ai ponti e alle strade.

Il ponte borbonico di Seiano è frutto, infatti, di un disegno urbanistico per collegare Castellammare di Stabia, Vico Equense, Meta e Sorrento. L’idea sarebbe venuta al sovrano napoletano dopo un suo viaggio lungo la strada Scutari, ovvero l’attuale Statale 145, da lui stesso fatta costruire appena due anni prima.

Otto, invece, gli anni impiegati per mettere in piedi il ponte Nuovo di Seiano, nonostante all’epoca gli attrezzi e i macchinari non fossero certi quelli di oggi e si utilizzassero ancora i muli per il trasporto del materiale edile. Già alla fine del 1832 era stata aperta la traccia fino a Vico Equense (transitabile a cavallo). Due anni dopo, nel 1834, il percorso era aperto fino a Meta (circa 10 km). Nei successivi 6 anni era stata tagliata tutta la montagna di Scutolo, completate le rifiniture, pagate le imprese e pagati gli espropri dei terreni, ed infine completate tutte le opere, compresi i ponti di Capo d’Orlando e quello sul Rivo d’Arco.


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