Nasce il libro dei “Nanoracconti”, il primo al quale può contribuire chiunque


Armatevi di passione, fantasia e pc. Se siete degli aspiranti scrittori potrebbe essere giunta l’occasione che attendete da una vita. La casa editrice Homo Scrivens, in collaborazione con l’ideatore dei NanoraccontiPietro Damiano -, ha deciso di lanciare una proposta molto innovativa per l’intero mondo editoriale e molto allettante per quanti da sempre sognano di diventare degli autori: pubblicare un libro che raccolga le storie non di una sola firma, bensì di quanti vorranno provare a cimentarsi col nuovo genere letterario che tanto sta spopolando sui social network.

Piccole storie scritte utilizzando un massimo di 250 caratteri, spazi inclusi. Ecco cosa sono i Nanoracconti. Attenzione, però, prima di cominciare a mettere nero su bianco, è importante tenere a mente che tali testi devono essere dei racconti in piena regola. “Fondamentale, dunque – come sottolinea lo stesso Pietro Damiano – che vi siano un incipit e una fine. Naturalmente non dovrà mancare nemmeno un titolo. Quest’ultimo, però, sarà escluso dal conteggio delle 250 battute”. Non finiscono qui, comunque, le “raccomandazioni” per la stesura di un Nanoracconto vero e proprio. E’ necessario, infatti, che i testi non siano barzellette, battute, stati d’animo o sensazioni.

Ad eccezione di queste poche indicazioni non vi sono, tuttavia, altri vincoli. Chiunque voglia seriamente prendere parte a questa iniziativa sui generis non dovrà far altro che spremere le meningi e far uscire dalla propria tastiera (un tempo si sarebbe detto penna) le storie che ha sempre desiderato raccontare. Prima, però, sarà bene iscriversi alla pagina facebook “NanoRacconti”. Qui ogni due giorni viene proposto un tema specifico sul quale devono vertere le singole storie. Ad esempio si potrà parlare di uomini, donne, violenza, erotismo, peccato, paura, Napoli, viaggi, Pino Daniele e tanti altri argomenti che saranno svelati via via.

Una volta terminato il proprio Nanoracconto, non resterà altro che inviarlo all’indirizzo damianopietro@alice.it e sperare che possa essere una delle tante piccole storie pubblicata nel prossimo libro della Homo Scrivens, di cui non si conosce ancora la data d’uscita. Stesso discorso per la titolazione, alla quale gli stessi nanoscrittori possono contribuire rispondendo al quesito presente sulla predetta pagina facebook.


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