The Great Machine, l’ultimo album dei rockers napoletani Hangarvain


di Giuseppe Collaro

Nella splendida cornice del Cafè Street 45, storico locale di Torre del Greco, attraverso cui passa la crème de la crème della musica nazionale, è stato presentato l’ultimo lavoro degli Hangarvain, band rock campana che è al suo quarto album, dopo Best Ride Horse (2014), Naked (EP del 2014), Freaks (2016) e Roots And Returns (2019), nasce The Great Machine.

La band è attiva dal 2013 sotto l’etichetta della Volcano Records di Alessandro Liccardo, che è anche la chitarra solista della band, anche se precedentemente hanno collaborato con la “make big records e la red cat records”. Altro elemento di spicco della band è la voce Sergio Toledo Mosca, con cui Alessandro collabora da oltre dieci anni, parliamo quindi di un rapporto che va al di là del semplice sodalizio professionale, caratterizzato da una profonda amicizia.

La composizione degli elementi per The Great Machine è stata:
Sergio Toledo Mosca vocalist.
Alessandro Liccardo chitarre e cori.
Mark Basile e Johnny Dema che hanno collaborato alle tastiere.
Andrea Gianangeli alla batteria.
Alessandro Stellano al basso.

Live invece allo Cafè Street 45, hanno contribuito alla presentazione dell’album:
Antonio Laurano alla batteria.
Cris Pellecchia al basso.
Alessandro Liccardo, Johnny Dema e Sergio Toledo Mosca alle tastiere.

Altri musicisti sono poi intervenuti come special guest:
Mirko de Maio e Walter Marzochella alla batteria.
Francesco Sacco al basso.
Il danese Thomas Silver voce e chitarra.
Mark Basile alle tastiere.
Coriste: Martina Lombardi e Alessia Ianuale.

Stilisticamente è la stessa band a definire questo lavoro il più blues e gospel dei precedenti, a cui si associa la vena rock alternative e soul della band, evoluzione pura e continua nel tempo di musicalità che cambiano al passo con la maturità e le influenze esterne che il gruppo subisce. Gli Hangarvain, infatti, avendo avuto la possibilità di relazionarsi in tour con band internazionali come gli L.A. Guns, gli Skillet ed i Darkness, e personaggi come Gilby Clarke dei Guns’n Roses e Phil Lewis, hanno inevitabilmente fatto tesoro di un bagaglio musico culturale enorme, che hanno riversato poi nella composizione dei loro brani.

Non è un caso, infatti, che data l’enorme aspettativa per questo album la band sia stata opzionata per diverse date italiane a Milano, Torino, Roma, Firenze, ma che purtroppo ha dovuto cancellare per sopravvenuti impegni che valicano i confini nazionali. I ragazzi infatti sono stati richiesti in un tour che li porterà ancora una volta in giro per l’Europa a partire dal 20 novembre da Manchester per poi esibirsi a Londra, Parigi, facendo da apertura alla storica band danese D-A-D. Passeranno dall’Inghilterra alla Francia per poi esibirsi in Spagna, Portogallo, Austria, Svizzera, Germania, Ungheria e toccheranno anche l’Italia (Milano e Bologna, rispettivamente il 4 e il 5 dicembre).

Di seguito le tracce del nuovo album:
1) ROCK DOWN THE HOUSE
2) STAY
3) THE GREAT MACHINE
4) WALK AWAY
5) WHT IT TAKES TO WIN
6) DISILLUSION
7) BORN AND KICKIN
8) BLACK BETTY


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