Il mistero di Sturaro, Il Fatto: “Così i presidenti di Serie A regalano soldi alla Juventus”


Perché Stefano Sturato è passato dalla Juventus al Genoa per la cifra di circa 18 milioni di euro? Un giocatore mediocre, a lungo infortunato, viene ceduto dal club bianconero che riesce persino ad ottenere una plusvalenza. Da settimane, infatti, molti si interrogano su questa “strana” operazione di mercato che, più o meno velatamente, potrebbe nascondere interessi e giochi di potere sconosciuti ai normali tifosi.

Su questa vicenda ha voluto fare chiarezza Il Fatto Quotidiano, che parla di un “nuovo virus” che affligge i presidenti di Serie A, i quali strapagano i calciatori della Juventus al fine di rimpinguare le classe della Vecchia Signora. Anche Enrico Preziosi, presidente del Genoa, sembra essere stato “colpito” da questo virus. Nel pezzo a firma di Paolo Ziliani, Il Fatto ricostruisce gli ultimi giorni di mercato, dalla cessione di Piatek al Milan all’acquisto di Sturaro da parte del Genoa.

Il quotidiano insiste sull’insensatezza tecnica dell’operazione: incassare una plusvalenza di 30 milioni e reinvestirla in un giocatore di basso profilo: “La cosa pare strana. Perché una cifra così alta non è mai stata spesa per nessun giocatore nella storia del Genoa FC e soprattutto perché Sturaro è un giocatore mediocre, reduce da un lungo infortunio e che nell’ultima stagione ha giocato 12 mezze partite nella Juventus e zero nello Sporting Lisbona”.

Ziliani fa poi i conti in tasca al Genoa, analizzando il costo degli stipendi di Piatek e Sturaro: “Mentre Piatek costava a Preziosi di stipendio 740 mila euro lordi l’anno (400 netti), Sturaro costa 2,78 milioni l’anno (1,5 netti). Poiché Preziosi dovrà stipendiarlo fino al 2021, per due stagioni e mezzo spenderà dunque 6,95 milioni contro gli 1,85 che avrebbe speso per Piatek: 5,1 milioni in più che vanno ad aggiungersi ai 18 milioni dell’ acquisto e che portano il totale-spesa per Sturaro a 23,1 milioni“.

In pratica – prosegue il pezzo di Ziliani – il guadagno fatto con la cessione di Piatek (30,5 milioni) viene ora quasi completamente cancellato: 30,5 (Piatek) meno 23,1 (Sturaro) fa 7,4 milioni, e cioè i soldi che Preziosi si è già impegnato a dare alla Juventus per acquistare un giovane giocatore (Favilli) avuto in prestito biennale ma con obbligo di riscatto fissato a 7 milioni“. Ricapitolando, tra costo del cartellino di Sturaro, ingaggio del giocatore ed i 7 milioni che il Genoa deve alla Juve per Favilli, i quasi 30 milioni della cessione di Piatek sono finiti nelle casse bianconere.

Il Fatto va poi oltre, analizzando un casi analoghi che riguardano altri club di Serie A: “Pare infatti che Ferrero, presidente della Sampdoria, abbia acquistato dalla Juve (che in estate aveva comprato dal Genoa il portiere Perin, nazionale, per 12 milioni più 3 di bonus: totale 15) il portiere Audero per 20 milioni; pare infatti che Giulini, presidente del Cagliari, abbia acquistato dalla Juve l’ attaccante Cerri, 8 presenze e zero gol quest’ anno, per 9 milioni, accollandosi l’obbligo di riscatto; tutti emuli di Pozzo, boss dell’Udinese, che in estate aveva sbalordito il mondo acquistando dalla Juve Mandragora (Don Abbondio direbbe: chi era costui?) per 20 milioni. Ai solutori dell’ enigma, ricchi premi e cotillons”.


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