Biglietti vietati ai nati in Campania, la Questura: “Ha deciso la Juve. Non condividiamo”

Tifosi della Juventus


La Juventus ha vietato la vendita dei biglietti ai nati in Campania per la sfida contro il Napoli del 31 agosto. Una decisione al limite del razzismo, che la società bianconera ha detto di aver concordato con la Questura di Torino. Quest’ultima, però, attraverso un comunicato ufficiale ha preso le distanze. Ecco quanto scrive:

“Con riferimento alla notizia apparsa oggi su alcuni organi di stampa, secondo la quale la Questura di Torino avrebbe concordato il divieto di vendita dei tagliandi per la partita Juve – Napoli a chi è nato in Campania, si comunica ufficialmente che tale notizia è del tutto destituita di ogni fondamento. La Questura di Torino non ha mai concordato tale decisione con la società sportiva né intende condividerla”.

La Questura dunque, oltre a precisare di non aver preso parte al processo decisionale, sottolinea di non condividere la scelta juventina di negare i biglietti ai nati in Campania. Questo proprio perché, e si legge chiaramente tra le righe, siamo di fronte a una presa di posizione molto discutibile, al limite del razzismo o discriminazione territoriale. Chiamatela come vi pare, la sostanza non cambia. Il fatto non ha precedenti nella storia della Serie A e sarebbe un precedente gravissimo.

È stata inoltre molto immatura ed intellettualmente disonesta, a nostro avviso, la Juventus che probabilmente per mettersi al riparo dalle critiche ha tirato in ballo le istituzioni. Uno scarica barile che non è riuscito.


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