Covid e calcio, De Magistris: “Perché per i calciatori valgono regole diverse rispetto ai cittadini?”


L’emergenza Coronavirus continua e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha denunciato la differenza di regole di comportamento vigenti tra cittadini e calciatori. Le parole del primo cittadino partenopeo a proposito di nuovo blocco del campionato e lenta riapertura degli stadi:

“Io continuo a ritenere che il buon senso debba prevalere, continuo a ritenere che l’apertura degli stadi un po’ alla volta si possa fare adesso tranquillamente con il distanziamento, con gli ingressi scaglionati, col senso di responsabilità. Cosa diversa quando per i giocatori valgono regole diverse rispetto a tutti gli altri cittadini.

“Il problema della quarantena: si è arrivati al caso del Genoa perché per i giocatori c’è una regola diversa rispetto ai cittadini e quindi si è consentito colpevolmente di rischiare un contagio maggiore all’interno delle squadre, com’è avvenuto nel Genoa.

“Perché se non c’è l’obbligo di quarantena per chi ha avuto contatti diretti (cosa che c’è per noi, per qualunque altro cittadino oltre che per persone delle istituzioni) ci si dovrebbe chiedere il perché. Per i calciatori il virus ha una regola d’ingaggio diversa rispetto agli altri cittadini? E siamo arrivati al punto che, per colpa di questo modo di procedere, adesso si rischia di chiudere un’altra volta il campionato”.

Qui di seguito il video ufficiale del Comune di Napoli in cui De Magistris fa le dichiarazioni riportate:


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