Stipendi Juventus, la Procura contesta anche la lealtà sportiva: possibile la retrocessione

Andrea Agnelli e Pavel Nedved


Stipendi Juventus, la procura della federcalcio contesta alla Juventus la violazione del principio della lealtà sportiva. L’accusa è stata formulata dal procuratore Giuseppe Chinè nell’ambito dell’inchiesta che riguarda la manovra stipendi, partnership e agenti, la quale si aggiunge all’inchiesta Prisma che finora ha causato una penalizzazione alla Juventus di 15 punti nell’attuale classifica di Serie A. Si tratta tre diversi procedimenti che, nel loro complesso, potrebbero portare a conseguenze estremamente pesanti per la società torinese: una penalizzazione fino a 40 punti o addirittura la retrocessione in serie B.

Stipendi Juventus, contestata la violazione della lealtà sportiva: la retrocessione è possibile

La contestazione per violazione dell’articolo 4.1 del codice di giustizia sportivo su lealtà, probità e correttezza si aggiunge a quella relativa all’articolo 31 sulle violazioni in materia gestionale ed economica con l’aggravante dell’articolo 14, ossia avere indotto altri a violare le norme.

Le penalizzazioni previste per tale violazione sono contenute nell’articolo 8 del codice di giustizia sportivo della FIGC. Tra queste vi sono: “g) penalizzazione di uno o più punti in classifica; se la penalizzazione sul punteggio è inefficace in termini di afflittività nella stagione sportiva in corso è fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente; h) retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria; la retrocessione all’ultimo posto comporta comunque il passaggio alla categoria inferiore; i) esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria, con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei campionati di categoria inferiore”.

Da verificare la posizione dei 6 club: Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari

Sotto la lente della procura federale vi sono i rapporti con Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari. È il filone specifico sulle partnership. Sei club che hanno trattato, sottoscritto o comunque pattuito “accordi confidenziali in operazioni di mercato senza provvedere al deposito della modulistica federale e/o provvedendo a depositare documenti recanti pattuizioni diverse da quelle concluse”. Le posizioni di queste sei squadre saranno valutate al termine delle indagini in corso da parte della magistratura ordinaria: su tale base si delineerà la posizione della Procura della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio).

La Juventus adesso ha due settimane di tempo per presentare le proprie controdeduzioni ed intavolare le basi della difesa. Dopo questo periodo scattano i deferimenti ed entro 30 giorni – quindi verso la fine di maggio – il tribunale fissa il processo.

Penalizzazione Juventus, il 19 aprile la decisione sui 15 punti di penalizzazione

Intanto il 19 aprile è previsto il giudizio di legittimità del Collegio di Garanzia del Coni sulla penalizzazione di 15 punti alla Juventus. Secondo quanto riferito l’avvocato Roberto Afeltra, esperto in diritto sportivo, il collegio restituirà i 15 punti alla Juve a causa di un difetto di un atto procedimentale. A quel punto potrebbero non esserci i tempi tecnici per aspettare la motivazione della sentenza e fare altri due gradi di giudizio entro il mese di giugno, perciò la questione potrebbe risolversi successivamente. Altra possibilità è che i tempi vengano dimezzati proprio per concludere il giudizio entro questa stagione sportiva.


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