Inter, debito rifinanziato per restare in Serie A: Oaktree non investe, presi 100 milioni dalle casse del club
Giu 16, 2025 - Francesco Pipitone
Giuseppe Marotta, presidente dell'Inter
L’Inter ha rifinanziato il proprio debito, conservando la possibilità di iscriversi senza problemi e patemi alla Serie A 2026/27, quando la situazione debitoria avrebbe potuto incidere negativamente. I nerazzurri hanno effettuato un’operazione finanziaria giusta, corretta, ricorrendo alla possibilità di ottenere un prestito a condizioni più vantaggiose estinguendo quello precedente. Con le dovute proporzioni e le differenze del caso, è assimilabile a quanto fanno i “comuni mortali” con la surroga del mutuo: la nuova banca estingue il debito con la precedente ed instaura un nuovo rapporto col cliente a condizioni più favorevoli con quest’ultimo.
I debiti dell’Inter: breve storia
Calcio e Finanza ricostruisce la storia del debito dell’Inter. Era il 2015 quando Tohir contrasse un debito da 215 milioni di euro con Goldman Sachs e UniCredit, rifinanziato nel 2017 con l’emissione di un bond – un titolo di credito – da 300 milioni con scadenza nel 2022. Nel 2022 l’Inter ha però emesso un ulteriore bond, dal valore di 415 milioni, con scadenza nel 2027 e con un tasso di interesse mostruoso: 6,75%.
Oaktree non investe: prelevati 100 milioni dalle casse del club
Essendo nel frattempo calati i tassi di interesse, l’Inter ha scelto di rifinanziare il debito ricorrendo ad un altro prestito: con i soldi ricevuti ha saldato quello precedente riuscendo a limitare gli interessi dovuti. La nuova scadenza dovrebbe essere stata fissata al 2031. L’importo del nuovo debito è tuttavia calato di circa 100 milioni, dato che il nuovo bond emesso ammonta a circa 300 milioni.
La cifra in questione, i 100 milioni attraverso cui si è ridotto il debito, provengono direttamente dalle casse dell’Inter e che sono stati conseguiti attraverso i risultati sportivi di quest’anno che sono stati di rilievo assoluto, nonostante i nerazzurri non abbiano messo alcun nuovo trofeo in bacheca. Ciò significa che Oaktree non ha messo, e non ci metterà, un solo euro. In termini di calciomercato significa, ancora, operazioni a parametro zero, vendite di calciatori per comprarne di nuovi, stipendi più contenuti.
La proprietà considera l’Inter soltanto un asset
Oaktree ha inteso in tal modo preservare un asset e migliorare la sua performance finanziaria, con lo scopo piuttosto evidente di rendere l’Inter più appetibile sul mercato e giungere alla vendita del club. Ciò rientra perfettamente nella visione del fondo di investimento statunitense, che ha l’obiettivo si sanare le società dal punto di vista finanziario e speculare sulla vendita per ottenere un utile. I risultati sportivi e la passione dei tifosi sono aspetti nettamente secondari per chi fa affari. Un episodio che deve spingere ad una riflessione importante sullo stato di salute e la sostenibilità del calcio moderno.