Leo Gullotta: “Nascere al Sud è una fortuna, il sole è vita!”


Leo Gullotta è un attore e doppiatore che ha lavorato in film, fiction, spettacoli e varietà che hanno contribuito a scrivere la storia della televisione e del teatro italiani. L’artista è stato intervistato da Restoalsud.it dove ha raccontato della sua infanzia trascorsa in un quartiere umile e con persone semplici, dei suoi primi passi nel mondo dello spettacolo che lo hanno portato a diventare quello che è oggi e dei suoi progetti futuri.

Leo Gullotta è di origini siciliane e tra le tante cose nell’intervista gli è stato chiesto cosa ne pensa della sua terra e del Sud. A questa domanda non poteva non esserci una risposta ricca d’orgoglio: “La Sicilia e Catania sono le mie radici! La mia è sempre stata una città vivace, con un dialetto asciutto e veloce, con una nota umoristica, oltre che di un’intelligenza brillante. Penso che nascere in una terra del Sud sia davvero una fortuna, perché il sole è sinonimo di vita.”

Per l’attore la vita al Sud non è facile perché purtroppo è stato dimenticato da tutti: “Il Sud ha sempre aperto le porte a tutti coloro che vi giungevano; terre che, per chi vi arrivava, erano sinonimo di speranza. Dovremmo ogni tanto ricordarcelo e ricordarlo anche alla nostra politica, ora più che mai, imbrogliona e affaristica. Oggi si dovrebbe sempre di più combattere per non lasciare il Sud e, in generale, il nostro Paese, anche se per molti è più semplice fuggire”.

Gullotta ha parlato poi della situazione quasi catastrofica in cui versa l’intero Paese dove, in particolar modo al Sud, si è costretti a fuggire via lasciandosi alle spalle la propria terra di origine: “Siamo la nazione con un alto tasso di disoccupazione e questo è l’ulteriore conferma che i nostri dirigenti stanno ancora sbagliando. [..] Sembra quasi che oggi la nostra Italia stia peggiorando sia dal punto di vista politico che civile. Oggi altro non c’è che una svendita di pezzi di storia e di industrie, oltre che lo sviluppo di un vero e proprio interesse personale che ha inevitabilmente permesso l’ingresso delle mafie e dei giochi di potere. Abbiamo avuto personaggi illustri fare affermazioni imbarazzanti come “la criminalità organizzata non esiste” e come “con la cultura non si mangia”. I giovani devono fare i conti con queste realtà purtroppo; alcuni resistono fino alla fine, mentre altri ahimè preferiscono andarsene, ma con un sorriso amaro”.

Per l’attore “ognuno di noi deve continuare a sognare, sempre, per una società migliore, la speranza che non ci siano sopraffazioni, dittature, la speranza per un mondo migliore, di avere sempre un lavoro, di poter regalare un sorriso a chiunque perché sorridere è importante”. Bisogna inseguire i propri sogni e combattere contro la criminalità organizzata: “Non dobbiamo cedere a nulla perché la nostra libertà è insindacabile! Deve sfuggire all’inganno, al servilismo e al potere schifoso della criminalità. L’onestà e la lealtà devono guidarci.”


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