Valentina, da Torino a Napoli per lavoro: “Chi ha girato tutto ‘o munno, nun l’ha visto comm’a cca’!”.


Sta facendo il giro del web la lettera pubblicata da IlMattino.it di una 36enne toscana costretta a viaggiare per lavoro e spesso a vivere per lunghi periodi lontana da casa. Svizzera, Torino, ma anche Torre Annunziata, in una realtà considerata da molti difficili ma che per Valentina, la protagonista di questa vicenda, è stata un’esperienza straordinaria che non dimenticherà mai.

Ecco il testo integrale pubblicato su IlMattino.it:

«Due anni sono passati… È tempo di fare le valigie e tirare le somme – ha scritto Valentina sulla sua bacheca – “Napoli puzza”. Eh sì. Puzza di sfogliatelle, di panni stesi al sole, di pizza sfornata a ripetizione, di salsedine, di limoni, di gelsomino. “Napoli è troppo caotica”. Napoli è risate, motorini che corrono, richiami dei mercatari, gente che vive per strada e parla in continuazione. Napoli è un teatro a cielo aperto, e ogni giorno è una commedia. “I napoletani sono invadenti”. È vero: se non ti vedono per mezza giornata ti chiamano per sapere se stai bene… A casa mia se muori da solo ti trovano solo quando i vicini si lamentano della puzza. “I napoletani sono bugiardi e cercheranno di fregarti, è nella loro natura”. Sarà… Ma per me i napoletani sono spirito di iniziativa, capacità di adattamento, arte di arrangiarsi, genio assoluto. “I napoletani si lamentano sempre”. È in parte vero, ma anche nei momenti più difficili non perdono mai il sorriso, e se ne escono puntualmente con qualche battuta che neanche Totò. “I napoletani sono accattoni”. Davvero? Io in due anni non mi sono mai pagata un caffè, e tantomeno c’è stato verso di offrirlo a qualcuno. “I napoletani gridano sempre”. Perché sono felici! Napoli è sempre in festa, e non ti permette di sentirti solo. “I napoletani non hanno senso civico ne rispetto per gli altri”. Forse… ma se ti senti male per strada fanno a gomitate per aiutarti, non ti scavalcano. “I napoletani non hanno voglia di lavorare “. Alcuni sicuramente. Ma gli altri lavorano a un ritmo che mi ha messo a dura prova per due anni. “Ma con tutti i bei posti nel mondo devo vedere proprio Napoli?” Ecco, per me… “chi ha girato tutto ‘o munno, nun l’ha visto comm’a cca”!».


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