Oxfam: “In Europa ci sono 123 milioni di poveri e 342 miliardari”


In Europa circa 342 miliardari e 123 milioni di persone, quasi un quarto della popolazione europea è a rischio povertà o esclusione sociale. A dirlo è un rapporto Oxfam, una delle più importanti confederazioni internazionali del mondo specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo per individuare soluzioni durature alla povertà e all’ingiustizia.

Un quadro davvero poco confortante e che riguarda anche l’Italianel nostro paese il 20% degli italiani più ricchi oggi detiene il 61,6% della ricchezza nazionale netta, mentre il 20% degli italiani più poveri ne detiene appena lo 0,4%” si legge sul sito Oxfam Italia.

Dal 2009 al 2013 nei 19 paesi dell’Unione Europea è aumentato di 7,5 milioni il numero di persone senza reddito e che non sono in grado di pagarsi il riscaldamento o far fronte a spese impreviste inclusi Spagna, Irlanda, Italia e Grecia, arrivando a un totale di 50 milioni, 7 milioni solo in Italia.

Nell’impietoso rapporto rientrano anche quegli italiani con un lavoro stabile e con un’età compresa tra i 15 e i 64 anni, anche per quest’ultima categoria il rischio di cadere in povertà è veramente alto.

La classifica mostra anche come le politiche di governo possano contribuire ad accrescere o a diminuire le disuguaglianze. L’analisi del sistema previdenziale italiano ha infatti mostrato che, al contrario di quello svedese, attualmente uno dei più avanzati in Europa, non ha favorito grosse riduzioni della disparità di reddito.

In Europa – come del resto in tutto il mondo – la povertà e l’aumento della disuguaglianza non sono fenomeni inevitabili – ha affermato Roberto Barbieri, direttore di Oxfam Italiama sono l’effetto di scelte politiche troppo spesso effettuate tenendo in conto l’interesse di pochi e non quello di tutti i cittadini europei. Per questo chiediamo all’Unione Europea e ai suoi Stati Membri una maggiore trasparenza sul modo in cui vengono definite le politiche economiche e sociali. Perché non sia sempre una minoranza – potente e ben organizzata, ma pur sempre minoranza – di gruppi ricchi e potenti a dettare leggi che hanno un impatto sulla vita di tutti noi e che colpiscono in particolare i gruppi più vulnerabili”.

I due fattori che, secondo questo rapporto, aumentano le disuguaglianze in Europa sono l’austerity ed un sistema fiscale iniquo, le misure di austerity introdotte dopo la crisi finanziaria del 2008 – tagli alla spesa pubblica, privatizzazione dei servizi, deregolamentazione del mercato del lavoro – hanno colpito duramente i più poveri.

Chiediamo all’Unione Europea di porre fine alle iniquità dell’attuale sistema fiscale, contrastando l’abuso fiscale perpetrato dalle grandi multinazionali – ha dichiarato Elisa Bacciotti, direttrice Campagne di Oxfam Italia – I governi europei devono inoltre riconsiderare l’efficacia delle misure di austerity e piuttosto reinvestire nei servizi pubblici, garantendo a tutti salari dignitosi. Solo così eviteremo che a pagare il prezzo della crisi finanziaria siano i più poveri”


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